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Calcio, dal gol alla Juventus alla Prima Categoria: l'ex Frosinone Leonardo Blanchard torna a giocare

Il difensore aveva appeso gli scarpini al chiodo, adesso una nuova avventura nel calcio non professionistico: "Questa sfida mi piace da morire"

Leonardo Blanchard, uno degli artefici della prima storica promozione in Serie A del Frosinone, torna a giocare a calcio, e lo fa ripartendo dalla Prima Categoria. Una storia strana quella dell'ex difensore giallazzurro. Sono passati quasi sei anni da quel gol dell'1-1 in casa della Juventus che lo ha reso famoso in tutta Italia e che lo poteva lanciare definitivamente nel calcio che conta. Da lì in avanti, però, è iniziata una strana discesa professionale per l'ex numero 6 giallazzurro. Nella stagione seguente il calciatore di Grosseto è finito al Carpi con il quale ha giocato davvero poco, stessa cosa anche con Brescia e Alessandria. Nel 2018 Blanchard ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo per dedicarsi completamente ad un'attività di famiglia. Ma questo fino a pochi giorni fa.

Leonardo Blanchard, infatti, intraprenderà una nuova avventura calcistica, con il Belvedere Grosseto, squadra che milita in Prima Categoria. 

La nuova avventura di Blanchard

Sono le 21,30 di una manciata di giorni fa - scrive Tommaso Silvi sulle pagine de 'Il Tirreno' -  In una casa della provincia di Grosseto squilla un cellulare. Un uomo è sul divano. Sta parlando con la moglie. Si alza. Risponde. «Presidente, sono Leonardo. Scusa il disturbo. Ti ho chiamato solo per dirti che sono dei vostri». Da una parte c’è Federico Clementini. Presidente dell’Asd Belvedere calcio. Una formazione di Grosseto iscritta al campionato di Prima categoria. «In quel momento – dice – ho capito che sarei diventato il presidente di un calciatore di Serie A». Già. Perché dall’altra parte del telefono c’è Leonardo Blanchard. Ed ha appena deciso di rimettersi gli scarpini. Dopo tre anni di inattività. Blanchard. Non uno qualsiasi.

Gli appassionati di calcio – e i tifosi della Juventus – se lo ricordano bene. Era il 23 settembre del 2015. La matricola Frosinone sfidava i bianconeri allo Stadium. 1-0 per i bianconeri, gol di Simone Zaza. Ultima azione della partita. Calcio d’angolo per i ciociari. Pogba salta ma non la prende, dietro di lui c’è Blanchard. Colpo di testa che buca Neto. Finirà 1-1.

Un pezzo di storia per il piccolo Frosinone. La prima rete in A di Blanchard. Classe 1988. Grossetano purosangue. Chiuderà la stagione con 28 presenze e altre due gioie personali, contro il Genoa e con l’Udinese. La stagione successiva il passaggio al Carpi, in B, quindi sei mesi al Brescia. Nell’inverno del 2018 salta in Piemonte. Scende in C con l’ambiziosa Alessandria. Il 23 maggio del 2018 gioca la sua ultima partita. Spareggio playoff perso contro il FeralpiSalò. «Poi ho smesso – racconta – perché mi sono accorto che il calcio non era più lo sport che avevo imparato ad amare. I calciatori oggi sono numeri nelle mani dei presidenti e dei procuratori. Ho rinunciato a 600mila euro di contratto. Ho detto basta. Il benessere è più importante del denaro».

Oggi Leonardo lavora nel negozio di abbigliamento di famiglia, nel centro di Grosseto. E qualche settimana fa un amico gli ha lanciato l’idea. «Ma perché non ricominci a giocare? Riparti da qua, dal Belvedere. Con la tua gente». Una proposta secca. Parole che hanno riacceso qualcosa dentro l’ormai ex ragazzino che gelò il popolo juventino. «Ci ho pensato poco, perché la voglia di tornare sul campo era tanta. Cercavo qualcosa di diverso dal professionismo – spiega Blanchard –, e alla Belvedere ho trovato un ambiente straordinario. Il club fa la Prima categoria, ma ha un’organizzazione da Serie C. Alla base c’è il divertimento. Sto bene. Questa sfida mi piace da morire».

La Belvedere ha iniziato ad allenarsi lunedì 23 agosto. Mercoledì 25 è arrivato anche “Leo”. Lo chiamano tutti così. Anche il suo nuovo mister, Francesco Ripaldi. «Si è presentato in condizioni fisiche impeccabili, nonostante la prolungata inattività. Leonardo – afferma il tecnico – per noi è senza dubbio un valore aggiunto, un calciatore di un’altra categoria. Ha un atteggiamento da professionista, si mette al servizio dei compagni. Sono convinto che ci darà un aiuto incredibile. Ringrazio il presidente che mi ha fatto un regalo fantastico». Dalla Serie A al centro sportivo Corte degli Ulivi, a Roselle. Periferia del capoluogo maremmano. «Sono felice – confessa Leonardo Blanchard – e questa è l’opportunità che aspettavo per rimettermi in gioco. È successo tutti così velocemente, mi mancavano lo spogliatoio, il campo, il pallone, le partite».

La favola c’è - conclude Tommaso Silvi su 'Il Tirreno' -  ma il lieto fine è tutto da scrivere. Perché il presidente della Belvedere non si accontenta del grande ritorno di Leo. «La società ha messo insieme una squadra competitiva, e ci siamo anche permessi il lusso di tesserare Blanchard. Ora voglio vincere. Il campionato e la coppa regionale. È vero che non siamo professionisti - conclude Clementini -, ma il presidente vuole vincere. Sempre. E Leo ci aiuterà, ne sono sicuro».

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