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Frosinone calcio, mister Longo fa muro "Gli aiuti a noi? ci pensiamo da soli. Vincendo"

Una settimana di confronti costruttivi con i giocatori per capire cosa fare meglio e cosa è mancato finora prima del match contro il Brescia

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FrosinoneToday

Al consueto appuntamento settimanale con la stampa prima di ogni partita il tecnico Longo tarda qualche minuto. Alle 12.18 l’allenatore ngiallazzurro entra nella sala conferenze della Cittadella dello Sport. Sorride, il clima attorno a lui è sicuramente migliore di sabato sera post-Cesena: “Immagino cosa sia stato detto… Ma sono nella condizione di accettare tutto…”. Ed ecco le domande.

Mister, manca ancora la rifinitura quindi immaginiamo che qualche indicazione sarà ancora prematura? Ha un’idea di formazione? 

I giocatori che in settimana hanno lamentato a vario titolo qualche problema (oltre ad Ariaudo, rimasto fuori con il Cesena, ndr) sono tutti recuperati e questo ci permette la possibilità di scegliere. Qualcuno di questi non ha fatto la settimana piena di sedute per una serie di motivi, problemi pregressi o occorsi nella gara contro il Cesena. Ma all’allenamento di oggi, tranne Sammarco e Paganini, la rosa è a disposizione al completo. Parecchi di loro scenderanno in campo dal 1′, nella valutazione metteremo anche l’allenamento di oggi per avere una idea chiara, questo per evitare dei cambi forzati in corsa. Non dobbiamo regalare cambi obbligati all’avversario. E comunque cercheremo di cambiare qualcosa rispetto all’ultima partita”.

Le due ultime partite sono state di utili indicazioni. Cosa le hanno insegnato?

“Credo che sia emerso in maniera lampante un aspetto da migliorare velocemente: dobbiamo dare l’impressione di voler portare a casa il risultato con un altro piglio, un altro atteggiamento. Inserendo nella gara quella cattiveria agonistica che ti permette anche in maniera sporca di arrivare a prendere i tre punti. Mi riferisco alla partita di Empoli, ad esempio, dove al 91′ ti trovi 3-1 avanti, mancano 2′ alla fine e dove tutti, io per primo, dobbiamo portare in cassaforte il risultato. Voi metteteci tutti gli aggettivi che volete: rabbia, ferocia, cattiveria. Con le buone o con le cattive una squadra come la nostra non può permettersi di lasciare per strada punti in quel modo. Così come poi lo è stato col Cesena: dopo essere andati in vantaggio con l’uomo in più, la vittoria era un risultato da ottenere. Abbiamo le caratteristiche, gli uomini, l’esperienza per poter fare certi risultati”.

Cosa ha tratto dalla prestazione con il Cesena. Anche alla luce del fatto che recupera tutti ha intenzione di cambiare qualcosa sia sotto il profilo tattico che nei singoli?

“Stiamo lavorando sotto l’aspetto della mentalità ma non sotto l’aspetto tattico. Con il Cesena siamo passati ad una linea a quattro in difesa, abbiamo mantenuto un centrocampo a tre per ribadire la superiorità numerica in mezzo al campo. Perché qualora avessimo spalmato 4 centrocampisti con 2 attaccanti la parità numerica non si sarebbe vista perché il cesena giocava con un 4-4-1 dopo l’espulsione. Aver mantenuto Maiello libero da attacchi avversari ci ha permesso di andare anche in vantaggio. Detto questo l’aspetto tattico oggi non è un problema quindi andiamo avanti con quel tipo di modulo”.

Teme più l’ansia della sua squadra reduce da 4 pari di fila, la forza del Brescia o il desiderio di rivalsa dell’ex tecnico Marino?

“Non temo né l’ansia e né il Brescia che rispettiamo tantissimo. Noi dobbiamo guardare a noi stessi. Sono concentrato sulla mia squadra, su quello che dobbiamo fare e su come lo dobbiamo fare. Limando quei dettagli che ci hanno portato a 4 pareggi di fila che ora debbono tramutarsi in vittorie”.

Dopo il Cesena è arrivato qualche fischio. Cosa si attende da parte dei tifosi?

“C’è grandissima sintonia tra questa squadra e il proprio pubblico. Se il pubblico ha espresso un giudizio negativo dopo la gara contro i romagnoli va accettato. Il pubblico è libero di interpretare a fine gara la prestazione dei giocatori ma ha capito che questa squadra non ha l’obbligo e il dovere di vincere il campionato con 10 punti di vantaggio ma ha l’obbligo e il dovere di cercare di vincere ogni partita, anche se non sarà sempre possibile, con il loro sostegno. Starà a noi rendere felici i tifosi. E mi aspetto che ci sostengano dal 1′ al 95′”.

Che settimana ha trascorso la squadra e lo spogliatoio al completo?

“Ci siamo confrontati in maniera costruttiva, cercando tra noi le cose che sono andate bene e che stanno mancando. I ragazzi hanno dimostrato grande senso di responsabilità. Sono certo che la squadra saprà rispondere al meglio”.

Domani è una partita un po’ diversa dalle altre magari perché i suoi giocatori ritrovano il loro ex tecnico che pagò per tutti?

Sotto questo aspetto sarà una partita che dopo il fischio d’inizio non ti farà pensare al passato. Da professionisti quali sono i ragazzi saranno focalizzati sul cercare di far bene durante la gara e non avranno tempo di pensare al loro ex allenatore. Non credo che ci sia alcun condizionamento sui ragazzi. Non è possibile destinare le attenzioni altrove”.

Considerando i problemi attuali della nostra difesa, domani arriva Caracciolo. Ha previsto la marcatura a uomo, magari una ‘gabbia’?

“Sappiamo che Caracciolo è un grande giocatore, d’altronde ogni squadra che incontriamo ha ottimi attaccanti. Ad Empoli c’erano Caputo e Donnarumma, se vogliamo fare due nomi. Detto questo dobbiamo lavorare con la massima attenzione, abbiamo difensori all’altezza. Marcatura a uomo? Appartengono ad un calcio di una volta, superata”.

Magari allora un’attenzione particolare sulle fasce per evitare troppi cross?

“Possiamo stare a parlare della partita per tanto tempo, quando si affronta un avversario si deve necessariamente pensare alle contromosse. Anche il Brescia dovrà pensare magari a Daniel Ciofani. Io sono concentrato su quello che deve fare la mia squadra. Con cattiveria agonistica, voglia, caparbietà, attenzione faranno tutte la differenza”.

Poi Longo vuole chiudere, senza domande, con una sua considerazione: “Siamo stati presi di mira per questo errore dell’arbitro con il Cesena: ricordo a tutti che se c’è una squadra penalizzata finora, questa è solo il Frosinone. Siamo a credito. Perché poi se danno tre giornate di squalifica ad un giocatore del Cesena, allora qualcosa avrà anche fatto e non si tratta di errore arbitrale. Noi non ci siamo mai lamentati se non in una sola occasione. Ma se passiamo per quelli aiutati mi viene da ridere. Parliamo di un Frosinone che non ha bisogno di aiuti e che non mai stato aiutato”.

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