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VIDEO | Vasco Rossi e Gaetano Curreri fanno visita alla ciociara Caterina in ospedale

Immensa sorpresa del Blasco e dello storico frontman degli Stadio alla giovane ceccanese che sta lottando contro un tumore raro

Nel pomeriggio dell’8 gennaio, nel corso della “Star Theraphy” promossa dalla Ansabbio Onlus presso l’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, la paziente oncologica ceccanese Caterina Maliziola ha ricevuto una visita indimenticabile da parte di due big della musica italiana: Vasco Rossi, il mitico Blasco Nazionale, e Gaetano Curreri, storico frontman degli Stadio.

La dedica inaspettata

“Sei un poeta”, ha detto la giovane Caterina a Vasco, dopo che il rocker di Zocca ha intonato e le ha dedicato uno dei pezzi più belli del suo repertorio: “Vivere”. Un caloroso abbraccio quello dei due musicisti alla ragazza originaria della cittadina confinante con Frosinone e alla prese con quello che dovrebbe essere l’ultimo ciclo di chemioterapia.  

Sorpresa e solidarietà

La visita di Vasco e Curreri è stata di sicuro uno dei momenti più belli della vita di Caterina, che con coraggio e tra l’affetto dei suoi familiari e amici sta combattendo da oltre un anno a questa parte una battaglia contro un grande male: il Sarcoma di Ewing, una rara forma di tumore maligno delle ossa. Lodevole, a tal proposito, la raccolta fondi lanciata online da suo cugino Salvatore D’Emilio, anche lui di Ceccano, per finanziare la ricerca contro questo raro tumore.

Il lieto fine della raccolta fondi

Rivolgendo al contempo un plauso al protagonista dei “Diari della motocicletta” della solidarietà, impegnato in un entusiasmante viaggio in moto in Sud America, si propone di seguito l’intervista a Caterina Maliziola, venticinquenne laureata in Scienze dell’Educazione e della Formazione presso l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale. Anche dall'Ateneo cassinate, tra quelli di migliaia di conoscenti e conterranei, gli auguri di pronta guarigione.  

Caterina, è stata una grande sorpresa quella di Vasco e Curreri?

"Certo! Se avessi potuto decidere chi incontrare, avrei detto Vasco Rossi al cento per cento. Si è rilevata una persona umile, umana, affettuosa. Veramente una persona con un grande cuore. La stessa cosa vale per Gaetano Curreri".

Quando hai scoperto di avere il Sarcoma di Ewing?

"Nel mese di ottobre 2018, quindici giorni dopo aver subito la seconda operazione per ernia del disco, un intervento di stabilizzazione lombosacrale fatto all’Ospedale di Cotignola, in provincia di Ravenna. Sin dal 2017 avevo avvertito dolore al nervo sciatico e, dopo esser stata operata per la prima volta, la situazione sembrava risolta. Dopo due mesi, però, il dolore si è riacutizzato".

A seguire altri controlli?

"Sì. Ho fatto altre risonanze e la prima cosa che ho chiesto al mio neurochirurgo è se si trattasse o meno di un tumore, ma lui mi ha tranquillizzato al momento e, pur non sapendo ancora bene cosa fosse, non pareva nulla di grave. Visto che mi sarei laureata nel mese di maggio 2018, ho chiesto di rimandare la seconda operazione a ottobre. Poi la brutta notizia".

Qual è stata la tua reazione iniziale?

"Per quanto me lo potessi aspettare, avevo voglia di piangere, ma non ne avevo neanche la forza e le lacrime non sono uscite. Mi hanno detto che avrei perso i capelli. È stato tremendo, ma una volta caduti, purtroppo, cominci davvero a farci l’abitudine. Da lì in poi mi sono focalizzata, pertanto, più sugli effetti e sulle conseguenze della terapia".

È stato un calvario?

"Sì, sono stata davvero male fino al maggio 2019. Ormai era diventato un pensiero fisso, una vera e propria ossessione. Cercavo continuamente su internet informazioni riguardo al mio tumore, non mangiavo e, infatti, sono dimagrita nove chili".

Come ne sei uscita?

"Mi sono fatta aiutare con dei farmaci e il pensiero è diventato via via meno compulsivo. Ho cercato di reagire e, grazie anche a tutti i cari e amici che mi stanno vicino, ho trovato la forza per farlo. Anche un semplice “cuoricino” sui Social mi ha dato e mi dà la forza di stringere i denti e andare avanti".

Come sta andando con la chemioterapia?

"Tutto sommato, sta andando bene e quello in corso, incrociando le dita, dovrebbe essere l’ultimo ciclo. Inoltre, avevo fatto un terzo intervento alla schiena per rimuovere la massa residua e per cambiare lo strumentario in titanio con quello in carbonio, perché dovevo fare la protonterapia a Trento".

In bocca al lupo, Caterina, da tutta la redazione di FrosinoneToday.

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