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VIDEO | Operazione strisce blu, Caligiore: "Ho ricevuto minacce di morte"

Lettera minatoria, per via dei parcheggi a pagamento, al sindaco di Ceccano: "Ti ammazzo come un cane". "In questi mesi un attacco quasi terroristico", dice riferendosi alla protesta del centrosinistra, protagonista di un'altra conferenza stampa

Il sindaco di Ceccano Roberto Caligiore ha ricevuto minacce di morte a fronte dell'operazione strisce blu. Ha mostrato la lettera anonima nella conferenza stampa tenuta dall'amministrazione comunale per entrare nei dettagli del bando con cui si stanno moltiplicando e privatizzando i parcheggi a pagamento della quinta città della provincia di Frosinone. 

"In questi mesi la città ha subito un attacco quasi terroristico", ha premesso il primo cittadino di Fratelli d'Italia riferendosi alla strenua battaglia del centrosinistra contro l'incremento delle strisce blu e l'affidamento della loro gestione a una ditta privata. Da parte dell'opposizione consiliare ed extraconsiliare un'altra conferenza stampa, convocata in precedenza ma svoltasi nel pomeriggio di ieri, a seguito della mattutina "operazione verità" del centrodestra. 

“Si chiede tanto a questa città di evolvere e poi proprio chi lo chiede è tra i primi detrattori a porre in atto notizie sbagliate ed errate, che magari fomentano un clima errato. Io ho ricevuto anche una lettera di minaccia di morte - ha dichiarato il sindaco Caligiore, mostrandola in sala consiliare - Non sono neanche andato a fare la denuncia ai carabinieri. Una lettera scritta a mano che dice 'ti ammazzo come un cane'. Dispiace per il cane”.

L'operazione verità del sindaco Caligiore

"Bisogna dire che le strisce blu a Ceccano ci sono dal 2003 con un sistema in house, di gestione da parte del Comune, sin da subito collassato e andato a discapito dei commercianti - ha chiarito inizialmente Caligiore - Per il fatto che non hanno funzionato, c’è stato un mancato introito pesante per l’amministrazione, che ci ha portato l’anno scorso ad approvare un piano di riequilibrio finanziario pluriennale.  

“Ci siamo sempre lamentati del caos dei parcheggi selvaggi - ha detto poi - Come vediamo in tante altre città, le strisce blu aiuteranno a contrastarlo. Le attività commerciali sono le prime che ne usufruiranno perché ci sarà la possibilità di interscambiabilità dei parcheggi”.

“Si è speculato molto su un altro capitolo importante: i costi del Comune - è andato avanti -I numeri hanno la testa dura. Nessun Comune italiano, oggi come ieri, può investire di suo in un appalto. Il Comune non avrà costi iniziali e, rispetto al passato, avrà addirittura un canone del 17% ricavato dall’incasso totale”.

“Abbiamo messo al sicuro le casse con il piano di riequilibrio finanziario, abbiamo fatto in modo che il Comune avesse assolutamente introiti senza considerare quello che non spenderà più per la gestione e le manutenzioni, che saranno in capo all’azienda”, ha concluso il sindaco di Ceccano prima di tirare fuori la lettera minatoria. 

L'altra conferenza stampa: l'opposizione di centrosinistra

Dodici partiti e gruppi civici di centrosinistra, il Campo largo in via di costruzione, si sono riunite in un locale in prossimità del parcheggio della stazione di Ceccano, tra i tanti che diventeranno a pagamento. Dal 2003 ci sono più o meno cento strisce blu in città, ma dagli inizi del 2023 arriveranno oltre quota 700. L'operazione rientra nel piano anti di riequilibrio finanziario pluriennale, il piano anti dissesto con il quale l'amministrazione comunale ha avviato il ripiano di un disavanzo di oltre otto milioni di euro in quindici anni. 

Alla conferenza stampa hanno prenziato, tra gli altri, i cinque consiglieri di opposizione: Emanuela Piroli e Andrea Querqui (Il Coraggio di cambiare), Marco Corsi (Ceccano riparte), Mariangela De Santis (Nuova Vita) ed Emiliano Di Pofi (Psi). Con loro, oltre all'ex sindaca Manuela Maliziola (Demos), esponenti di Pd, Azione-Italia, Verdi Europei, Articolo Uno e Rifondazione comunista. 

Secondo Querqui "il sindaco Caligiore ovrebbe semplicemente ammettere che questa misura si è resa necessaria per il disavanzo di otto milioni di euro di cui loro sono i principali artefici, come verificato dalla Corte dei Conti. Non dicono ancora quali sono i vantaggi che porterà alla cittadinanza. In effetti non ce n’è neanche uno. Mettere i parcheggi a pagamento alla Stazione, per esempio, non può avere vantaggi per i pendolari. La verità è che dovevano trovare soldi e lo hanno fatto nel modo peggiore”.

Gli interventi degli altri consiglieri di minoranza

Corsi era presidente del Consiglio nella prima amministrazione guidata dal sindaco di FdI. Ora, dopo la vana candidatura a sindaco, sta all'opposizione: "Una volta facevo parte della maggioranza e ora nell’uovo di Pasqua troveremo le strisce blu, quelle tanto contrastate da molti che fanno ancora parte della maggioranza. Sarebbe stato opportuno ripristinare quelle esistenti e man mano ampliare"

Piroli, richiamando la conferenza stampa dell'amministrazione comunale, ritiene che "Caligiore abbia ammesso che la privatizzazione comporta un numero maggiore di stalli di pagamento. Una gestione comunale, invece, avrebbe potuto permettere di ridurlo con un’entrata pari se non maggiore nelle casse comunali per andare a risanare il disavanzo. Ci sarebbe un minore pressione sul cittadino. Prima di prendere una decisione di questo tipo, bisogna garantire alla città una mobilità diversa e sostenibile. Questa è una città che non ha ancora i piani del traffico e della mobilità sostenibile. È un provvedimento iniquo, ingiusto e inopportuno".

De Santis, dal canto suo,  non crede che "la partecipazione di una sola ditta sia un vantaggio per il Comune. Due partecipanti consentono di effettuare valutazioni comparative ai fini di un’assegnazione più vantaggiosa. Sulla procedura in sé questa minoranza ha già segnalato che la stima del ricavo non è calata anche se è stato diminuito in un secondo momento il numero di parcheggi a pagamento. E sul canone del 17% non abbiamo parametri e certezze".

Ad accentuare la costruzione in corso del Campo, invece, è stato il socialista Di Pofi: "Stiamo cercando di mettere a punto un gruppo di opposizione tanto per la prossima manifestazione quanto per il futuro. Noi non vogliamo fare la guerra, ma trovare un punto di incontro con l’amministrazione comunale. Riteniamo che questa misura vada a incidere fortemente sulle tasche dei cittadini in tempi di crisi".

Opposizione extraconsiliare: Pd, Demos e Progresso fabraterno

Per l'ex sindaca Maliziola, oggi dirigente nazionale e responsabile cittadina di Demos, "è la piazza che deve rispondere. È stato prioritario per noi non sottovalutare l’importanza del coinvolgimento dei cittadini. Invano i consiglieri di opposizione hanno richiesto spiegazioni e fatto controproposte. Perché penalizzare i cittadini in questo modo? Perché non creare una discussione con tutte le forze politiche?". 

Da qui le considerazioni, per conto del Pd, di Antonio Nalli: “L’amministrazione non stia facendo una spesa oculata nella gestione amministrativa». E nel pomeriggio ha rammentato: "Il Pd ha già proposto di ottenere gli stessi ricavi tagliando i premi di produttività dei dirigenti comunali. Oggi tante realtà produttive non ci sono più e sono rimaste Roma e Cassino come vie di fuga per lo studio e il lavoro. Non si fa altro che tassare chi è costretto a fuggire in mancanza di sbocchi lavorativi. È l’ennesima scelta scellerata”.

In conclusione Giovanni Malizia, a nome del movimento giovanile Progresso fabraterno: “Il parcheggio della Stazione riguarda anche tanti studenti pendolari. Questo va a gravare sulle tasche di tanti ragazzi che, non lavorando o facendo lavori saltuari, si trovano a pagare una “tassa” oltre all’abbonamento per i mezzi. Siamo anche attenti agli aspetti ambientali e basta dire che questo piano non è accompagnato da una regolamentazione del traffico né da un piano della mobilità sostenibile”.

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