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VIDEO | Jago ospite a Frosinone: “il vostro compagno di banco è la vostra opportunità”

I ragazzi del Liceo Scientifico “Severi” di Frosinone con Jago al cinema teatro Nestor di Frosinone

“La scuola è fondamentale, lo dice uno che non l'ha finita, ma lo è. Il vostro compagno di banco è la vostra opportunità. Non lo sapete, ma è qui che avete già tutte le soluzioni. Le persone più importanti della vostra vita probabilmente sono sedute al vostro fianco. Bisogna darsi fiducia”. Apre così Jacopo Cardillo, in arte Jago, l’incontro di questa mattina con i ragazzi del liceo scientifico Severi di Frosinone. 

Le cause (non) perse 

Si dice spesso che queste nuove generazioni abbiano perso brio, vuoi per l’overload di informazioni a cui sono soggette (da sempre un’arma a doppio taglio), vuoi per quella che viene definita “pigrizia tecnologica”. Pareri. Questa mattina la rappresentanza del Liceo Scientifico Severi di Frosinone (Giuseppe Manzo, Fausto Palladino, Livia Tallini, Flaminia Pacitto) ha dato una grande lezione a tutti noi su come autogestire uno spazio. Hanno chiamato in causa un’artista di fama internazionale, nato e cresciuto in Ciociaria, e lo hanno portato sul palco della loro quarta assemblea d’istituto inondandolo di pura e sincera curiosità. 

Come mai avete scelto di portare Jago alla vostra assemblea d’istituto? 

Pensiamo che le assemblee d’istituto debbano essere uno spazio in cui poter conoscere meglio e scoprire nuovi mondi e sicuramente c'è tantissimo ha scoperto Jago, che è definito praticamente il miglior scultore al mondo ed è soprattutto riuscito a far diventare l'arte virale sui social. 

Quindi questo momento per noi è molto importante. In primis perché siamo onorati che un artista di livello internazionale e mondiale sia qui oggi con noi. Secondo perché ha le nostre origini, viene da Frosinone, quindi siamo molto contenti che oggi ci abbia dato la possibilità di intervistarlo. Terzo, perché sicuramente avremo molto da scoprire da questo artista, quindi siamo molto contenti di poterlo intervistare e conoscere meglio la sua sfera, sia professionale ma anche personale.

Jago è salito sul palco con una standing ovation da parte di tutti gli studenti presenti in sala. Si è aperto alle loro domande, senza riserva, con grande capacità di immedesimazione. Varie le tematiche affrontate nel corso della mattinata, su tutte però l’artista ha rimarcato l’importanza di credere in se stessi, di vedersi raggiungere determinati obiettivi nonostante le difficoltà che ci sono e sempre ci saranno. 

“Nel 2020 il Covid-19 ha sconvolto il mondo dell’arte. Tu come lo hai recepito?”, chiedono i ragazzi. 

Il periodo del Covid-19 è stato uno dei più belli della mia vita probabilmente. Certo, ho partecipato alla sofferenza perché ognuno di noi ha perso qualcuno. Però personalmente, se osservo me stesso, è stato il periodo più importante della mia vita. Per un semplice motivo, perché ha tolto il superfluo, le cose inutili alle quali non ero in grado di dire di no. Ci sta tutto? Sì. Per  un’educazione “sbagliata” che ho avuto ho imparato che bisogna dire sempre di sì, essere accogliente. Oggi ho imparato a dire di no alle cose inutili. Se hai un obiettivo nella testa e puoi raggiungerlo, per arrivare lì giù, dire no, no, no, no no”.

Ma bisogna chiedersi, essere onesti con se stessi e chiedersi “che cosa conta veramente per me?”. Mi è rimasto il tempo di rispondere al telefono quando mi chiama mia madre. Prima che facevo, vedevo il suo nome, e le dicevo “guarda Mà ho una cosa più importante da fare, ma 5 minuti e ti richiamo”. Invece quale dono è ricevere un messaggio o una chiamata da una mamma o un papà quando squilla il cellulare in quel modo.

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