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VIDEO | Renzi a Frosinone: "Non faccio polemiche con il Pd per quanto successo qua"

Tutto esaurito per il leader di Italia Viva al Fornaci cinema village con la sua campagna elettorale "Italia sul serio". In sala tirano in ballo la sanità ciociara, riferendosi al Caso Ruberti, e scatta il no comment

Matteo Renzi nel capoluogo ciociaro nella serata di ieri, mercoledì 21 febbraio, per una Frosinone sul serio, tratto dalla campagna elettorale di Italia Viva. Al Fornaci cinema village Renzi ha fatto registrare il tutto esaurito. Anzi, è stata trasmessa la diretta in un'altra sala cinematrografica per consentire a tutti gli intervenuti di vedere il loro leader. C'erano in tutto oltre settecento persone, tante anche in considerazione che l'incontro si svolgesse di mercoledì sera.

Presenti, tra gli altri, i coordinatori territoriali Germano Caperna (regionale), Valentina Calcagni e Salvatore Fontana (provinciali), accompagnato dall'altro consigliere di Cassino Giuseppe Petrarcone, nonché il presidente della Provincia di Latina Gerardo Stefanelli e tutti i candidati al Parlamento. 

Il già premier e segretario del Pd, fortemente critico con tutti gli altri vertici nazionali eccetto il segretario leghista Matteo Salvini ("Meglio per lui"), ha dichiarato: "Il Pd o sta con i Grillini o torna a essere riformista. Ora questo problema evidentemente riguarda tanti ma non Letta, che tanto la settimana prossima ci saluta. Il problema riguarda gli altri". Un'altra data di scadenza, dopo quel noto "Stai sereno" con cui lo spodestò dalla presidenza del Consiglio, affibbiata al segretario del Pd Enrico Letta. 

Contro Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 Stelle, non ha usato mezze misure: "Va in mezzo alla gente e dice: 'Vogliono togliervi il Reddito, siamo pronti alla guerra civile'. Un ex presidente del Consiglio che evoca la Guerra civile dovrebbe vergognarsi. E poi si rivolge a me dicendo: “Vieni senza scorta se hai coraggio”, una frase culturalmente di impostazione mafiosa. Che vuoi fare? Mi meni? Abbi il coraggio di raccontare le tue idee". Riguardo a Giorgia Meloni e Fratelli d'Italia, "noi non diremo mai che la Meloni è fascista - ha detto Renzi - Non giocheremo la carta della demonizzazione, com’è stato fatto sbagliando con Berlusconi". A proposito di Berlusconi: "Una sagoma, ora promette dentiere e pensioni"

Sanità ciociara, il no comment di Renzi

In mezzo alla sala, nel corso del suo monologo, Renzi è stato invogliato a parlare del Caso Ruberti: la videolitigata dell'ex capo di gabinetto Zingaretti e Gualtieri con il broker Vladimiro De Angelis, fratello del Francesco leader provinciale del Pd, nonché presidente del Consorzio industriale del Lazio. Coinvolto anche il sindaco di Giuliano di Roma Adriano Lampazzi, vicino al presidente De Angelis. Il tutto nel corso dell'ormai mediatico post-cena davanti a un ristorante del centro storico di Frosinone. 

"Su alcuni progetti della Asl di inserimento lavorativo, chiamati Broker, ci hanno guadagnato solo i broker. Come i navigator», ha lamentato una spettatrice riferendosi chiaramente a Vladimiro De Angelis. Una  volta arrivati a parlare della materia, poi, c'è chi ha fatto presente: "Non c’è nessuno che lavora nella Sanità qui. Poche persone alzano la mano". Renzi, dopo averla definita "una vicenda oscena" a suo tempo, ha fatto marcia indietro: "Il concetto di fondo è che non facciamo polemica con il Pd per quello che è successo a Frosinone, per un caso singolo, ma per ben altro". Per farla breve, in gergo farmacistico: "Il Pd è il generico dei Cinque Stelle".  

Così, a conclusione della serata, i vertici regionali e provinciali di Italia Viva: “Matteo Renzi ha dimostrato ancora una volta come la politica giocata in prima linea può e deve essere una risorsa per i territori muovendo curiosità ed interesse. Il numero dei partecipanti lo conferma: parliamo di più di 700 persone divise tra le due sale allestite per l'occasione.  Il suo intervento ci ha restituito l'energia giusta per affrontare questi ultimi giorni cruciali di campagna elettorale. Gli indecisi sono tanti e noi possiamo essere l'alternativa efficace a questa divisione povera di contenuti che destra e sinistra stanno proponendo agli italiani. Le risposte per questo Paese non possono passare per l’assistenzialismo o il populismo scevro. Soprattutto, il 25 settembre non è un punto di arrivo ma di partenza per continuare a fare politica, sul serio."

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