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Sabato, 20 Aprile 2024

VIDEO | Omicidio Cassino, il presunto assassino incastrato da un'impronta digitale

Il 25enne, di famiglia benestante, era già censito per i reato di rissa e lesioni. Parla il procuratore capo: "Eccellente risultato di coordinamento tra magistrato e Polizia"

E’ componente di una famiglia agiata di Cassino (Frosinone) Sandro Di Carlo, il venticinquenne fermato con l’accusa di omicidio volontario a danno di una giovane madre di origini straniere Yirelis Pena Santana.

Per la Squadra Mobile della questura di Frosinone e la procura di Cassino, sarebbe lui l’assassino della giovane domenicana trovata senza vita sabato pomeriggio in un appartamento nella città martire. La vittima presentava il volto sfigurato dalle coltellate inferte con violenza inaudita.

L’aguzzino ha anche provato a strangolarla. Gli investigatori sono arrivati alla sua identificazione grazie alle tante tracce lasciate all’interno dell’appartamento di via Pascoli. La comparazione di un’impronta digitale rinvenuta sul muro nella banca dati ha quindi consentito l’identificazione dell’uomo rinchiuso ora nel carcere di Cassino con l’accusa di omicidio volontario. Nel pomeriggio di oggi sarà interrogato.

Quando è stato fermato indossava le stesse scarpe intrise di sangue della vittima. Sugli abiti e sulla suola delle sneakers aveva ancora le tracce della mattanza probabilmente commessa nella notte tra venerdì e sabato in un appartamento di via Pascoli a Cassino.  

Una vita fatta di eccessi quella del giovane rampollo di una famiglia benestante e perbene che opera sia nel settore dell'edilizia che in quello del movimento terra. Due anni fa la condanna da parte del tribunale di Cassino per lesioni e rissa. E poi ancora un obbligo di firma per gli stessi reati. Un'indole violenta ma che certo non lasciava presagire un simile epilogo. Gli investigatori sono arrivati alla sua identificazione seguendo le tracce lasciate dallo stesso sul luogo del delitto. Il cadavere della vittima è stato scoperto intorno alle ore 13.30 di sabato da un vicino che, vedendo la porta dell’appartamento della donna socchiusa si è insospettito ed è entrato per verificare cosa fosse accaduto, trovando così il cadavere riverso a terra sul pavimento della camera da letto. Sul corpo erano evidenti i segni di ferite da arma da taglio e vi era una copiosa quantità di sangue attorno alla vittima. Tutto il pavimento dell’appartamento presentava tracce di sangue sebbene l’assassino avesse tentato di rimuoverle servendosi di uno straccio.

In particolare però gli investigatori si sono da subito concentrati sull’impronta di una mano sporca di sangue lasciata dall’assassino sulla parete ai piedi della quale giaceva la donna.

I minuziosi rilievi effettuati nell’appartamento dalla Polizia Scientifica del Gabinetto Provinciale di Frosinone e dai colleghi del Posto di Segnalamento di Cassino, hanno permesso di isolare l’impronta palmare insanguinata riferibile all’autore del delitto. Il riscontro è stato inserito all’interno della banca dati AFIS ed ha restituito un match con un soggetto residente nel Comune di Cassino, segnalato nel 2017 e poi ancora nel 2021 per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.

Da quanto emerso il Sostituto Procuratore della Repubblica Maria Beatrice Siravo ha ritenuto sufficienti gli indizi emersi a carico del giovane, un operaio edile di 26 anni, nei confronti del quale è stato disposto il fermo di indiziato di delitto per l’omicidio della cittadina della Repubblica Dominicana Pena Santana Yirel Natividad.

A questo punto gli agenti della Polizia di Stato si sono recati presso la residenza del giovane, che al momento non era in casa, e alla presenza dei suoi genitori hanno effettuato nell’appartamento in uso al fermato una perquisizione, durante la quale sono state isolate numerose tracce ematiche in tutta l’abitazione e gli indumenti sporchi di sangue che il presunto autore indossava all’atto dell’omicidio. Un fatto violento che ha scosso la città di Cassino e che ha fatto sprofondare nella paura chi vive nel quartiere. In meno di 36 ore invece il presunto aguzzino della sfortunata donna domenicana è stato arrestato e rinchiuso nel carcere di via Sferracavalli.

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