La sua vita di adolescente è diventata un inferno: preso in giro per le sue tendenze sessuali è stato offeso, picchiato e vessato dai compagni di scuola. La storia raccontata da Giulio (useremo un note di fantasia) è accaduta a Cassino dove il ragazzo frequenta un istituto professionale. 

"Mi offendono, mi chiamano Gay sempre ed ovunque. Mi hanno riempito lo zaino di the e mi prendono ogni giorno la merenda. Non sono più in grado di affrontare tanta cattiveria e per questo devo ricorrere spesso alle cure del pronto soccorso. Soffro di attacchi di panico, di palpitazioni e penso che l'unica soluzione sia quella di morrie". Parole dure e forti pronunciate da un adolescente che dovrebbe vivere questo meraviglioso periodo della vita, in maniera spensierata, senza problemi.

"L'altro giorno poi è successo che non riuscendo più a sopportare le cattiverie nei miei confronti, mi sono confidato con mia zia, la sorella di mio padre. Lei ha deciso di andare a scuola ed affrontare i miei compagni di classe. Certo i suoi modi sono stati abbastanza duri, lo riconosco ma lei voleva solo proteggermi perchè nessuno a scuola lo ha fatto. E' stata denunciata dalla presidente per danneggiamento ma io mi sono sentito protetto".

Resta da capire per quale motivo la zia di Giulio ha dovuto adottare una 'giustizia fai da te' per tutelare il nipote che, a quanto dice, aveva più volte chiesto aiuto ai professori ed alla dirigente scolastica, così come fatto dai suoi genitori. 

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