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Cassino, brucia monte Cairo, esplodono ordigni bellici

Ettari di bosco in fiamme per ore ai piedi del monastero benedettino

Un rogo devastante che da ore sta incenerendo il monte Cairo. Fumo e fiamme che hanno raggiunto anche il versante che affaccia sul monastero di Montecassino situato, in linea d’aria, a meno di quattro chilometri. 

Un rogo quasi certamente doloso che non solo ha distrutto flora e fauna ma che ha provocato lo scoppio di diversi residuati bellici. Bombe e granate rimaste intatte per oltre settanta anni e che con le altissime temperature, sono esplose. Sul posto oltre che numerose squadre dei Vigili del Fuoco anche la Protezione Civile regionale coordinata dalla task force istituita dal governatore del Lazio, Nicola Zingaretti proprio per fronteggiare quest’ennesima emergenza.

Incendio monte Cairo

Dopo le catastrofi di questo inverno con il terremoto, le alluvioni e le nevicate, la struttura di soccorso si trova ora a dover fare i conti con la follia dei piromani. La maggior parte degli incendi che si sono sviluppati nella zona del frusinate e in questo caso di Cassino, sono stati accertati essere di natura dolosa. La Procura di Cassino ha, infatti, aperto diverse indagini al momento contro ignoti ipotizzando il reato di ‘incendio doloso’. Resta da capire se dietro questa ennesima sciagura ambientale possa esserci o meno la mano dell’uomo.

Nella mattinata di oggi sonoo partiti i soccorsi con l'arrivo di numerosi mezzi della protezione civile e dei Vigili Fuoco. 

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