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Cassino, Controli serrati nella movida notturna

Serata di controlli del Commissariato di Cassino, con la collaborazione delle unità cinofile antidroga della Polizia di Stato : 3 “segnalati” al Prefetto per droga ed un 38enne per abuso edilizio grave.

Serata di controlli del Commissariato di Cassino, con la collaborazione delle unità cinofile antidroga della Polizia di Stato : 3 “segnalati” al Prefetto per droga ed un 38enne per abuso edilizio grave.

Nella serata di ieri, nell’ ambito di servizi specifici predisposti nelle aree cittadine interessatedalla “movida”, personale del Commissariato di Cassino, unitamente alle unità cinofile antidroga della Polizia di Stato, ha effettuato controlli ad esercizi commerciali ed avventori di bar, pub, sale gioco e di pubblico spettacolo.

Nel corso di questa attività, tre giovani campani sono stati trovati in possesso di alcuni grammi di hashish e di marijuana e, pertanto, segnalati al Prefetto di Salerno, per possesso di sostanze stupefacenti ad uso personale.

Le stesse unità operative della Polizia di Stato, inoltre, effettuando una perquisizione domiciliare in una villa con annessa piscina, ubicata nell’immediata periferia di Cassino, hanno dovuto richiedere l’intervento di personale dell’Ufficio Tecnico del Comune, al fine di verificare, congiuntamente, la legittimità urbanistica del fabbricato in questione.

Gli stessi tecnici, a completamento del sopralluogo, accertano la totale difformità del complesso abitativo, rispetto alle concessioni edilizie con cui il proprietario, un uomo di 38 anni, era stato autorizzato per la ristrutturazione di un vecchio fabbricato.

L’”irregolare” proprietario è così stato segnalato alla Procura della Repubblica di Cassino per “abuso edilizio grave”, mentre il competente Ufficio Comunale ha avviato le procedure amministrative che potranno concludersi con l’ordinanza di abbattimento delle strutture.

CASSINO : LA POLIZIA DI STATO DENUNCIA “TRUFFATORE” DI ORSETTO

Il Commissariato di Cassino indaga in seguito ad una denuncia presentata da giovane donna veneta dopo aver effettuato una ricarica di 130 euro su una Postepay Paywave, per l’acquisto online di un orsetto di ceramica, mai consegnato: il “truffatore” è un cassinate.

Una giovane donna, residente in Veneto, acquista online un orsetto di una nota marca di ceramiche, effettuando una ricarica di 130 euro su una Postepay Paywave, il cui numero era stato fornito dal “venditore”.

Trascorsi i necessari tempi tecnici per la consegna, mai avvenuta, la 31enne, sospettando di essere caduta nella trappola di un truffatore, denuncia l’accaduto alla Questura di Vicenza.

Scattano le indagini:nel visionare il contratto di attivazione dell’ “incriminata” Postepay Paywave emerge che è stata utilizzata una carta d’identità rilasciata da un comune a sud della Provincia.

L’indagine passa alCommissariato di Cassinoper le opportuneed ulteriori verifiche, al fine di accertare l’autenticità del documento.

Dal controlloeffettuato risulta che l’Ufficio Anagrafe ha effettivamente rilasciato quel documento ad un 27enne di Cassinoche, tra l’altro, non ne aveva mai denunciato lo smarrimento o il furto.

Alla luce di quanto emerso, gli uomini del Commissariato di Cassino deferiscono l’uomo all’Autorità Giudiziaria competente per il reato di truffa

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