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Alatri, a Tecchiena i funerali di Emanuele Morganti tra palloncini, fiori e colombe bianche lanciate in cielo

Di Giancarlo Flavi

Di Giancarlo Flavi

La madre E la sorella di Emanuele con coraggio hanno sfidato gli assassini. Parole d’amore. Parole di incoraggiamento per i giovani, quelle che hanno pronunciato la mamma Elisa e la sorella Melissa: “Ti amo fratello mio”.

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Un'immensa partecipazione, soprattutto di giovani, ha dato corpo ai funerali di Emanuele Morganti, il ragazzo appena ventenne ucciso con un colpo alla testa sabato scorso all’uscita della discoteca Miro' dopo essere stato pestato da un branco di persone. I funerali sono stati celebrati nella chiesa di Santa Maria Assunta Nostra Signora di Tecchiena Castello di Alatri dal vescovo diocesano di Alatri-Anagni, Mons Lorenzo Loppa che ha esordito “è stata una violenza barbara” davanti a quella bara bianca coperta dalla maglietta di Vasco Rossi e da quella del Frosinone insieme al cuscino di fiori bianchi della famiglia. La chiesa era strapiena e non si poteva entrare più, tanta la gente venuta ad assistere all’ultimo viaggio terreno di Emanuele, dove gli amici più stretti vestivano una maglietta bianca con la foto di Emanuele. La salma è arrivata in chiesa intorno alle 11,30, dopo che il carro funebre l’ha portato da Roma fino a casa e da casa fino in chiesa, poi gli amici di Emanuele lo hanno portato a spalla. Le preghiere fino alla Messa di chiusura, anticipata di 10 minuti sull’orario previsto tanta la gente venuta a portare l’ultimo saluto al povero Emanuele. “ La non violenza si impara in famiglia è li che si educa il cuore… il frutto di tante piccole scelte. Nessuna tolleranza contro forme verbali e di comportamento o espressioni mediatiche aggressive e violente. La non violenza come stile di vita: impariamo da Gesù? Quali tombe vogliamo scoperchiare? Solo quelle dei Cimiteri?Ha affermato mons. Loppa. Ma l’omelia più profonda l’ha fatta la mamma a conclusione della cerimonia funebre: “Sono io che devo fare un applauso a voi per quanto mi avete dato- ha esclamato con commozione Mamma – Vi ringrazio per quanto avete fatto per noi durante questi giorni di angoscia e spero che le parole del nostro Vescovo siano entrate nei Vostri cuori. I giovani sono la nostra forza e ringraziamo Dio. Emanuele era un caciarone, ma sempre con il sorriso sulle labra e ci dava tanto amore. Seguitate a pregare per lui perché lo meritava, l’intervento di mamma Elisa è stato interrotto da quattro applausi dentro e fuori la chiesa. Poi la sorella Melissa, prima che la barra prendesse le mosse dalla chiesa ha esclamato “Emanuele ha lasciato un vuoto immenso dentro di me. Il mio cuore si è aperto. Confido affinché venga fatta giustizia e gli assassini vadano in galera e abbiano un nome preciso e ringrazio tutti voi per averci donato la vostra grande solidarietà”. Poi quando la bara è uscita dalla chiesa c’è stato il lancio di palloncini bianchi e di due colombe bianche ad indicare la purezza di Emanuele. Che Dio ti accolga tra gli Angeli.

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