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Alatri, al San Benedetto non si nasce più

Amarezza e sconforto serpeggiano tra le file della Maggioranza Consiliare di Alatri che tante energie ha messo in campo per la salvaguardia dell’ospedale San Benedetto.

Amarezza e sconforto serpeggiano tra le file della Maggioranza Consiliare di Alatri che tante energie ha messo in campo per la salvaguardia dell’ospedale San Benedetto.

“Il mancato avvio della Casa della Maternità, con la mancata presenza non solo di pazienti, ma anche di personale medico e paramedico, aggiunta all’incompletezza della strutture murarie e delle attrezzature previste, decreta e dimostrata la effettiva volontà della Dirigenza della ASL di Frosinone di chiudere il servizio di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale di Alatri, pericolo da sempre paventato dal sindaco di Alatri. Al S. Benedetto non si nasce più! Le false promesse della Manager Isabella Mastrobuono sono confutate dalla realtà dei fatti: dove sono le pazienti? Ma soprattutto dove sono tutta quella serie di servizi propedeutici al corretto funzionamento della Casa del Parto quali l’assistenza e screening previsti a partire dalla 32^ settimana, presso i consultori? Non è partito nulla! Dopo le false promesse su Pediatria, assistiamo all’ennesima promessa non mantenuta. In questo risiede il tanto conclamato potenziamento del nostro ospedale e l’attenzione promessa dalla Dirigenza provinciale tutta. Ci parlano sempre dei miracoli possibili con nuovi e moderni modelli organizzativi, soluzioni che producono invece solo chiusure di reparti efficienti e impoverimento dei servizi sanitari presenti. Per ottenere questi risultati la nostra provincia non ha bisogno di manager o dirigenti provenienti da Roma. Sarebbe ora che il direttore generale fosse scelto in Ciociaria che difficilmente potrebbe fare peggio, conoscerebbe meglio le esigenze della nostra terra e costerebbe sicuramente molto meno alle casse della Regione. Ma anche questo aspetto non sembra essere prioritario .

Quando il Sindaco ha tuonato contro la casa del parto, anche a telecamere accese durante l’inaugurazione farsa, aveva ragione da vendere. Chi afferma oggi che questa Amministrazione ed in primis il Sindaco sono stati favorevoli alla istituzione della casa del parto dice una falsità . Abbiamo avuto sempre chiara la situazione della sanità in provincia e la tendenza che mira al disastro finale. Solo una inversione di tendenza seria e vigorosa potrà riportare fiducia nell’utenza e negli operatori, migliorando anche la spesa sanitaria complessiva e riducendo la mobilità passiva. Che piaccia o meno il primo passo da compiere, per il bene della sanità in Ciociaria, è la nomina di un nuovo Direttore Generale figlio della nostra terra ed in quanto tale capace di difenderla e di promuoverla.

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