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Alatri, un silenzio assordante riempie la piazza per Emanuele (foto)

Di Giancarlo Flavi Il silenzio assordante delle circa 5.000 persone e l’applauso finale dopo le parole del Vescovo, sono la risposta della città contro la violenza durante la marcia che ha visto la partecipazione di Mons. Lorenzo Loppa ...

Di Giancarlo Flavi

Il silenzio assordante delle circa 5.000 persone e l’applauso finale dopo le parole del Vescovo, sono la risposta della città contro la violenza durante la marcia che ha visto la partecipazione di Mons. Lorenzo Loppa (diocesi di Anagni-Alatri) insieme ai sindaci di tutto il nord della Ciociaria, guidati dal sindaco di Alatri Ing. Giuseppe Morini.

Alatri Corteo del Silenzio 8

Una marcia silenziosa aperta dallo striscione di alcune ragazze con la maglietta bianca con tanto di foto del giovane Emanuele Morganti, barbatamente trucidato dai giovani del posto Mario Castagnacci e Paolo Palmisani (due pregiudicati, il primo addirittura era stato rilasciato la stessa serata dai carabinieri di Roma con l’obbligo di firma perché trovato in possesso di centinaia di dosi di droga ed entrambe ora in carcere in isolamento per paura di ritorsini). Due belve che, la tragica notte di sabato scorso, si sono scagliate contro un ragazzo inerme, che era entrato nel locale per riprendere la fidanzata, insieme ad altri ragazzi (almeno cinque) che i Carabinieri della Compagnia di Alatri stanno identificando ed interrogando per incastrare gli altri colpevoli della violenta ed inaudita aggressione. Intanto, sulla porta della discoteca, rimasta chiusa, è comparso un cartello “ Perdona la tua città, un giorno ci incontreremo e sarà per sempre. Ciao Emanuele. Giustizia. Chi sa parli. La città di Alatri.”

Il Corteo aperto dallo striscione delle amiche e amici di Emanuele con la foto di Emauele e l’inizio del brano di Vasco Rossi “Gli angeli” ha attraversato tutta la città per chiudersi dopo circa tre quarti d’ora di camminata proprio davanti alla discoteca del “fattaccio”dove il Vescovo diocesano nel ribadire che “non si cambia il mondo con le stesse armi e quel sorriso di Emanuele limpido stampato sulla sua faccia e quegli occhi vedono il mondo diverso e guarda gli altri giovani a non generare altra violenza. Non credo che sia stata la motivazione del campanilismo- ha aggiunto il vescovo- e dopo aver citato i passi del vangelo. Dio perdona loro perché non sanno quel che fanno”, poi ha impartito benedizione ai presenti. Il corteo ha lungamente applaudito il ragazzo scomparso sciogliendosi in silenzio. Il sindaco, Morini prima di partire con il corteo, offeso dalla stampa nazionale, non ha voluto rilasciare nessuno tipo di commento.

La notte appena trascorsa ha visto i Carabinieri interrogare tutte le persone invischiate in qualche modo nella triste vicenda a cominciare dalla giovane fidanzata rimasta tutta la notte in caserma e sembrerebbe che il cerchio si stia stringendo sempre più.

ALATRI, MOZIONE VOTATA IN CONSIGLIO COMUNALE CONTRO LA VIOLENZA DI OGNI GENERE

In relazione ai tragici eventi dello scorso fine settimana, che hanno avuto come drammatico epilogo il brutale assassinio del giovane Emanuele Morganti;

Stigmatizza e condanna con forza la degenerazione e la cieca violenza che si sono manifestate in quei drammatici momenti;

Esprime, anche a nome della Città intera, il più profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia della giovane vittima, ai suoi parenti, ai suoi amici, a quanti lo conoscevano, stimavano ed amavano, nonché alla nostra comunità di Tecchiena, dove il giovane era cresciuto e viveva;

Esprime profonda preoccupazione per le forti tensioni che in queste ore pervadono la nostra città e per l’allarme sociale che questa tristissima vicenda ha generato;

Ritiene fondamentale un impegno diffuso e condiviso di tutto il tessuto sociale ed istituzionale della nostra Comunità, (dall’Amministrazione alle forze politiche, alle Forze dell’Ordine, alle Parrocchie, agli Istituti Scolastici, alle Associazione Culturali, sportive, etc, alle Associazioni Sindacali e di Categoria, alle famiglie, ai singoli, ai giovani) auspicando una risposta di tutta la società alle legittime istanze di giustizia innanzitutto, ma anche di legalità, sicurezza, serenità, rispetto, coesione sociale, in una parola di convivenza civile;

Invita tutti

ad impegnarsi sempre e comunque contro ogni forma di violenza e di indifferenza, a rifuggire da sentimenti di vendetta, confidando nella attività inquirente e giudiziaria, tuttora in corso, delle competenti autorità;

a porre in essere tutte quelle iniziative ritenute utili per il perseguimento di quel principio sacro relativo alla convivenza civile che costituisce il fondamento proprio di ogni comunità ed il fine delle attività civili, culturali e politico-amministrative

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