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Frosinone - Latina, la Finanza a Oggi Ciociaria e Oggi Latina per chiarire i vari passaggi di Neo, Cei e Qap

Il fallimento della società “Neo”, che fino allo scorso 26 febbraio ha pubblicato i quotidiani Ciociaria Oggi e Latina Oggi, è finito nel mirino della magistratura.

Il fallimento della società “Neo”, che fino allo scorso 26 febbraio ha pubblicato i quotidiani Ciociaria Oggi e Latina Oggi, è finito nel mirino della magistratura.

La Procura pontina ha aperto, infatti, un’inchiesta coordinata dal sostituto procuratore Luigia Spinelli che ha portato, giovedì mattina, a un blitz operato dai finanzieri del nucleo tributario di Latina. Gli agenti si sono recati nelle redazioni centrali e periferiche dove attualmente si realizzano i quotidiani Oggi Ciociaria e Oggi Latina per acquisire documenti relativi al fallimento con lo scopo di chiarire i recenti passaggi burocratici e contabili dalla vecchia alla nuova testata, entrambe di proprietà della famiglia Palombo (Armando, il figlio Andrea e la moglie di quest’ultimo, Sandra Capozzi).

Gli accertamenti della Finanza hanno riguardato anche archivi, apparecchiature e sedi, che sono gli stessi utilizzati prima dalla Neo, successivamente dalla cooperativa Cei (comproprietaria della società fallita) e attualmente dalla Qap. I passaggi che ora sono al vaglio della magistratura sono stati quantomeno singolari e con alcune zone d’ombra. Nonostante il fallimento decretato il 26 febbraio dal tribunale, i quotidiani sono sempre rimasti regolarmente in edicola attraverso la sola modifica dei nomi delle testate, diventate Oggi Ciociaria e Oggi Latina.

Dal 26 febbraio al 14 marzo li ha editati la Cooperativa Editoriale Italiana, che deteneva il 51% delle quote della Neo (una parte di esse, oltretutto, pignorate da alcuni creditori), giornali realizzati materialmente nelle stesse sedi e con lo stesso personale giornalistico e poligrafico (grafici e segretarie).

Personale, però, ancora dipendente della fallita Neo e senza alcun rapporto contrattuale con la Cei. Tanto è vero che, in quel periodo, i giornali sono usciti con articoli e servizi senza firma se non quella, sulla gerenza, del direttore responsabile Giovanni Stravato che della Cei è presidente.

Dal 14 marzo, alla gestione dei quotidiani è subentrata la società Qap (Quotidiani Andrea Palombo) che ha riassorbito una parte del personale, escludendo undici giornalisti professionisti (quattro di Frosinone e sette di Latina) nonostante siano stati tutti fatti lavorare irregolarmente quindici giorni con la Cei con la rassicurazione che la continuità delle pubblicazioni avrebbe portato alla riassunzione di tutto il personale.

Una settimana fa l’apertura del fascicolo in Procura e giovedì scorso l’arrivo della Finanza nelle redazioni. Nel frattempo, i dipendenti Neo non riassunti dalla società Qap hanno attivato le azioni legali del caso, denunciando presunte irregolarità e chiedendo il reintegro sul posto di lavoro sostenendo la continuità lavorativa tra Neo, Cei e Qap.

I politici di ogni "razza" stanno a guardare. Forse hanno paura d'intervenire per non rompere l'amicizia con l'editore

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