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Frosinone, operazione congiunta  tra forze pubbliche scoperto  un arsenale arrestato e condannato un giovane del posto

Nel pomeriggio di ieri i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia, unitamente al personale della Squadra Mobile della Questura di Frosinone, al termine di una mirata attività investigativa  traevano in arresto un...

Nel pomeriggio di ieri i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia, unitamente al personale della Squadra Mobile della Questura di Frosinone, al termine di una mirata attività investigativa traevano in arresto un 32enne del capoluogo in flagranza di reato per “detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti”.

Una vera e propria centrale dello spaccio si presentava ieri agli ufficiali ed agenti di polizia giudiziaria che partecipavano all’operazione e, seppure le quantità di stupefacente sequestrato non siano eccessive, le numerose attrezzature adoperate, sia per la coltivazione che per il confezionamento e lavorazione delle sostanze da taglio, non lasciano alcun dubbio circa l’attività illecita posta in essere dall’uomo. Nel corso della perquisizione domiciliare, infatti, venivano rinvenuti e sequestrati:

nr. 4 piante di “marijuana”, di 120 cm circa;

gr. 12 “marijuana” e nr. 16 semi medesima sostanza;

gr. 3,5 di “cocaina”;

la somma contante euro 1.800,00, provento dell’attività di spaccio;

nr. 3 bilancini di precisione e nr. 4 grinder (attrezzi utilizzati per triturare la marijuana);

diverso materiale atto al taglio, confezionamento e coltivazione dello stupefacente;

documentazione varia e contabilità attestante l’attività di spaccio;

nr. 1 sfollagente;

nr. 1 motociclo già oggetto di furto in Roma, nell’aprile di quest’anno, per il quale il 32enne veniva anche deferito in stato di libertà per “ricettazione”.

Il giovane, in attesa del giudizio direttissimo effettuato nella mattinata odierna, veniva ristretto presso le camere di sicurezza della Stazione Carabinieri di Frosinone.

Al termine dell’udienza l’arresto veniva convalidato e nei suoi confronti del 32enne veniva emessa ordinanza di custodia cautelare, con regime domiciliare, eseguita nella mattinata.

COMPAGNIA DI ANAGNI

Nel pomeriggio di ieri in Anagni i carabinieri della locale Stazione arrestavano un 38enne residente nel napoletano poiché lo scorso luglio, presso un ufficio postale del luogo, aveva aperto un conto corrente esibendo generalità false attraverso patente di guida e codice fiscale contraffatti. L’arrestato, che aveva messo a segno analoghe truffe in varie località in Italia, veniva sorpreso dall’arrivo dei carabinieri della Compagnia di Anagni impegnati da tempo nella repressione dei reati di truffa. Nei suoi confronti è scattato l’arresto per sostituzione di persona, possesso di documenti falsi nonché per tentata truffa e falsa attestazione a pubblico ufficiale. Nella mattinata odierna, presso il Tribunale di Frosinone, l’uomo veniva processato con rito direttissimo e condannato a sei mesi di reclusione.

COMPAGNIA DI ALATRI

Nella tarda mattinata odierna in Trevi nel Lazio i Carabinieri della locale stazione, nell’ambito di servizio finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio, controllavano ed identificavano un 36enne sorpreso nei pressi di obiettivi sensibili senza giustificato motivo. Nei suoi confronti, ricorrendone i presupposti, veniva inoltrata proposta per l’irrogazione della misura di prevenzione del rimpatrio con foglio di via obbligatorio, con divieto di ritorno nel comune di Trevi nel Lazio per anni tre.

COMPAGNIA DI PONTECORVO

Nella giornata di eri in Arce i carabinieri della locale Stazione traevano in arresto una 21enne e una 33enne di etnia rompoiché ritenute responsabili del reato di “tentato furto aggravato in concorso”. Le due introdottesi in una abitazione sita in Arce e sebbene sorprese dalla proprietaria, riuscivano ad asportare denaro in contanti dileguandosi a piedi ma venivano rintracciate dai militari operanti, prontamente intervenuti, che riuscivano a bloccare le fuggitive.

La successiva perquisizione personale consentiva il rinvenimento della refurtiva, contestualmente sequestrata. Ricorrendone i presupposti, alle due donne veniva notificato l’avvio del procedimento amministrativo finalizzato all’emissione del foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nel comune di Arce. Le arrestate venivano trattenute presso le camere di sicurezza della Compagnia Carabinieri di Pontecorvo in attesa di rito direttissimo svoltosi nella mattinata odierna ove sono state entrambe condannate a mesi 4 di reclusione, pena sospesa con obbligo di firma.

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