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Collepardo-Pastena, dopo tante lotte salvato il personale delle grotte affidato alla gestione dei Monti Ausoni e Lago di Fondi

La Regione Lazio, con una delibera adottata il 23 febbraio, ha infatti inteso risolvere un problema che da alcuni anni tormentava il personale utilizzato, tra mille difficoltà, per la gestione e la fruizione dei due siti, visitati da migliaia di...

La Regione Lazio, con una delibera adottata il 23 febbraio, ha infatti inteso risolvere un problema che da alcuni anni tormentava il personale utilizzato, tra mille difficoltà, per la gestione e la fruizione dei due siti, visitati da migliaia di visitatori ogni anno.

Si trattava, infatti, di personale ed in particolare di 17 operatori che, assunti dal “Consorzio per la gestione e valorizzazione delle grotte di Pastena e Collepardo”, non poteva più contare su risorse finanziarie certe, in grado di garantire uno stipendio erogato con sufficiente regolarità.

“Dopo attente analisi e considerazioni”, afferma il Commissario liquidatore del Consorzio Bruno Marucci, “con questa decisione la Regione Lazio, ed in particolare il nuovo Assessore all’Ambiente, Mauro Buschini, hanno condiviso e individuato una formula che attualmente è stata ritenuta la più funzionale per garantire, sia una maggiore efficienza nella gestione di due aree così importanti e peculiari dal punto di vista turistico, sia la certezza di poter contare su risorse finanziarie certe per garantire gli stipendi al personale in servizio impegnato tutto l’anno a garantire la fruizione turistica delle grotte.

La Regione Lazio con questo provvedimento mette a disposizione le somme necessarie integrative per erogare stipendi certi agli operatori delle grotte di Pastena e Collepardo, che andranno a sommarsi agli introiti, attualmente insufficienti, derivanti dalla vendita dei biglietti d’ingresso. Affidare in gestione questi due complessi di interesse naturalistico-speleologico al Parco Naturale Regionale Monti ausoni e Lago di Fondi ha, quindi, come obiettivo primario quello di inserire i due ambienti ipogei in un contesto ambientale più ampio e ricco di valori ambientali. In tal modo l’area protetta sarà senz’altro capace di promuovere più efficacemente questi due straordinari ambienti naturalistici per farli conoscere meglio e per attrarre più facilmente i flussi turistici, con conseguente e inevitabile aumento del fatturato derivante dalla vendita dei biglietti d’ingresso, rendendo autosufficiente l’utilizzo del personale, venendo così a cessare in tempi presumibilmente rapidi l’intervento finanziario diretto, se pur limitato, della Regione Lazio. Un obiettivo ambizioso, ma sicuramente perseguibile, anche confidando nell’aiuto e nella collaborazione di tutte le istituzioni coinvolte, e in prima battuta le Amministrazioni Comunali di Collepardo e di Pastena”.

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