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Decreto CdM sul femminicidio: il primo passo di un lungo viaggio

“Le misure contro il femminicidio previste dal Decreto che il Consiglio dei Ministri ha appena approvato, rappresentano il primo passo di un lungo viaggio, ma un passo decisivo che muove nella giusta direzione".

“Le misure contro il femminicidio previste dal Decreto che il Consiglio dei Ministri ha appena approvato, rappresentano il primo passo di un lungo viaggio, ma un passo decisivo che muove nella giusta direzione".

Lo dichiara in una nota la Senatrice Maria Spilabotte, commentando il si del Cdm al decreto su "Disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere". “UN importante passo in avanti a favore di donne e minori vittime di violenze che dovranno essere accompagnate alle successive azioni di sostegno e recupero delle vittime dirette e indirette a partire dai figli che assistono alle violenze. Il Decreto introduce per la prima volta misure volte a concedere alle Autorita' di procedere d'ufficio, anche in assenza di querela da parte della vittima che spesso continua a subire in silenzio. Le aggravanti introdotte, inoltre, come quella a tutela delle donne in gravidanza o in stato di disabilità psico-fisica anche temporanea, possono essere un deterrente, ma siamo tutti consapevoli che le leggi da sole non possono eliminare questo vile fenomeno. C’è bisogno di cambiamenti strutturali e culturali incentrati sul maggiore rispetto uomo-donna.

C’e bisogno di un coordinamento sinergico da parte di istituzioni, parti sociali, forze dell'ordine e associazionismo,tutti insieme impegnati a prevenire e contrastare la violenza in tutte le sue manifestazioni,incluso il recupero dei violenti.

Noi donne, insieme agli uomimi del PD, faremo la nostra parte, a tutti i livelli consapevoli che solo attraverso un'alleanza tra tutti gli attori sociali, possiamo porre la parola fine a questa piaga infame”

DL FARE: SPILABOTTE (PD), IMPEGNATO GOVERNO SU PRIVACY FASCICOLO SANITARIO ELETTRONICO

"Il Fascicolo sanitario elettronico dei cittadini potrà essere utilizzato dalla Regioni e dal governo con finalità di ricerca, di programmazione sanitaria, di verifica della qualita' delle cure e di valutazione dell'assistenza sanitaria a patto di non usare i dati identificativi degli assistiti e i documenti clinici presenti nel fascicolo stesso. Questo per tutelare maggiormente la privacy di ciascun paziente, evitando che possano circolare informazioni sensibili come, ad esempio i periodi di ricovero nelle strutture o i dettagli di una particolare patologia di una persona. A tal fine è stato infatti approvato dal Senato un mio ordine del giorno al decreto del fare, che impegna il governo ad includere nei dati 'oscurati' e dunque non accessibili anche i documenti clinici individuali". Lo dice la senatrice del Pd Maria Spilabotte.

Per lo Stato dei pagamenti da parte dello Stato giuste le preoccupazxioni di Federlazio

“Giuste le preoccupazioni rappresentate dalla Federlazio a proposito dello stato

dei pagamento dei crediti vantati dalle imprese nei confronti delle pubbliche

amministrazioni.”

“La disponibilità di liquidità rappresenta infatti una delle condizioni necessarie per aumentare i piani d'investimento o per migliorare le condizioni della gestione ordinaria (ivi inclusi i pagamenti degli arretrati ai propri dipendenti), oltre che per limitare il fenomeno, in crescita negli ultimi mesi, di chiusura di attività produttive.”

Lo dichiara in una nota la Senatrice Maria Spilabotte in merito ad una sollecitazione che la Federlazio ha pubblicamente rappresentato a proposito dei pagamenti alle imprese dei crediti nei confronti della PA.

“Il peso dei debiti accumulati dalle pubbliche amministrazioni nei confronti dei fornitori è uno dei nodi principali che ostacolano la ripresa, con effetti diretti sulla liquidità delle imprese fornitrici della PA ed effetti moltiplicatori a catena sullo scaduto tra imprese private e sul loro indebitamento nei confronti del sistema bancario. E' con queste motivazioni che il 5 giugno 2013 - con il sì unanime dei deputati - è terminato l’iter di approvazione da parte del Parlamento del decreto legge n.35/2013 che sbloccava i fondi per pagare le imprese entro il tetto dei 40 miliardi di euro, il primo passo di un percorso virtuoso il cui obiettivo è l'eliminazione completa dell'arretrato entro il 2014.

Nei giorni scorsi poi, durante la conversione del decreto occupazione nell’aula del Senato, è stato approvato l'emendamento Santini – Sangalli. Questa iniziativa rende effettivo l'intervento della

Cassa Depositi e Prestiti nell'acquisto dei crediti vantati dalle imprese che non trovano copertura con le risorse messe a disposizione dal Dl 35/13.

Se le stime di altri 20/25 miliardi di euro fossero corrette, si potrebbe di fatto azzerare lo stock accumulato. – dichiara la Senatrice Maria Spilabotte- Una iniezione complessivamente di 60 miliardi di euro rappresenterebbe uno shock positivo per la nostra economia, uno shock di cui l'Italia ha veramente bisogno.

Con questa iniziativa si possono effettivamente portare a rapida conclusione i pagamenti di debiti arretrati delle P.A. nei confronti delle imprese, sbloccando miliardi di risorse e dando così un nuovo slancio agli investimenti produttivi, alle imprese, all'occupazione. La proposta perseguita con determinazione dai senatori del Partito democratico si è rivelata forte e credibile, tanto che a Palazzo Madama è stata approvata all'unanimità.

La Regione Lazio, dal canto suo, ad oggi, ha ottenuto dal ministero dell’Economia e delle Finanze per i debiti non sanitari nei confronti delle amministrazioni locali della zona di Frosinone e provincia circa 28 milioni di euro. In particolare, al Comune di Frosinone sono stati liquidati circa 961 mila euro, mentre sale a circa 13 milioni 321mila euro la somma per l’amministrazione provinciale. Ai restanti Comuni della provincia di Frosinone sono stati riconosciuti circa 14 milioni di euro.

Il 22 luglio il ministero dell’Economia e delle Finanze ha avviato la pubblicazione sul proprio sito dei dati di monitoraggio del pagamento dei debiti della Pubblica Amministrazione alle imprese.

Oltre alle tabelle con i dati di sintesi, è possibile scaricare il rapporto completo sullo stato di avanzamento dei pagamenti e – dalla sezione “Comuni e province” – i file con il dettaglio delle risorse messe a disposizione degli enti locali.

Attraverso questo strumento sarà possibile capire dove la macchina si ferma e non riesce ad andare avanti.

Credo quindi che la politica e le istituzioni questa volta abbiano fatto, e stiano continuando a fare, la loro parte, per mettere le aziende nelle migliori condizioni per programmare i propri investimenti e provare ad uscire dalla crisi.

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