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Ferentino, Mondoplastico acquisisce l’80% di Caltek

 Il gruppo con sede a Busto Arsizio annuncia l’operazione sull’azienda di Chignolo Po, che darà vita ad un polo industriale specializzato in PVC e PET da 100 milioni di fatturato e 230 dipendenti In crescita, anche occupazionale, lo...

Il gruppo con sede a Busto Arsizio annuncia l’operazione sull’azienda di Chignolo Po, che darà vita ad un polo industriale specializzato in PVC e PET da 100 milioni di fatturato e 230 dipendenti

In crescita, anche occupazionale, lo stabilimento di Ferentino (Frosinone), acquisito nel 2012 e passato in questi anni da 36 a 56 dipendenti

Dare vita ad un polo italiano di lavorazione delle materia plastiche, specializzato nella produzione e vendita di film calandrati in PVC e PET, con 100 milioni di euro di fatturato, 8 linee produttive e 230 dipendenti. Sono questi i numeri che raggiunge il gruppo Mondoplastico Spa, con sede legale e amministrativa a Busto Arsizio, attraverso l’annuncio dell’acquisizione dell’80% del capitale di Caltek Srl, azienda di Chignolo Po (Pavia).

“Con questa operazione - dichiara l’Amministratore Delegato di Mondoplastico Spa, Raffaele Della Bella - il nostro gruppo potrà ampliare le proprie quote di mercato. Da sempre specializzati nella produzione di PVC morbido e plastificato, con l’acquisizione di Caltek, potremo allargare il nostro portafoglio ordini alla realtà del PVC rigido e a quello molto redditizio del PET, che rappresenterà dunque per noi una nuova sfida tecnica e tecnologica”.

Caltek, infatti, vanta una storia pluriennale di fornitore di film di qualità destinati soprattutto al packaging, ma anche ai rivestimenti di arredi. In termini tecnici parliamo della produzione di film termoretraibili, orientati longitudinalmente o trasversalmente. In pratica, si tratta della materia prima utilizzata, ad esempio, dai produttori delle capsule in plastica che ricoprono i tappi delle bottiglie e dalle aziende che realizzano le etichette-sleeve, come quelle di alcuni spumanti.

Per Mondoplastico l’acquisizione di Caltek rappresenta la seconda operazione di espansione in pochi anni. È datata gennaio 2012, infatti, quella che ha permesso di far entrare nel gruppo l’attuale stabilimento di Ferentino, in provincia di Frosinone. Un investimento che ha comportato un aumento del fatturato, ma anche una crescita occupazionale. Lo stabilimento laziale, infatti, che fino a quattro anni fa impiegava 36 addetti, oggi è salito a 56 dipendenti. In provincia di Varese, invece, Mondoplastico conta 123 lavoratori quasi tutti impiegati nello stabilimento di Busto Arsizio, dove l’azienda è nata nel 1949, diventando nel tempo il secondo produttore europeo nel mercato del PVC plastificato, con un giro d’affari in crescita che nel 2015 è ammontato a 72 milioni di euro. A completare il quadro della presenza sul territorio è, infine, il sito di stoccaggio e logistica sempre in provincia di Varese, a Marnate.

Uno sviluppo, quello della Mondoplastico, che ha permesso di aumentare costantemente la capacità manifatturiera. Nel 2007 l’azienda contava 3 linee produttive. Oggi, con l’acquisizione di Caltek il gruppo ne conta 8.

“Il nostro obiettivo con l’operazione di Caltek - spiega ancora l’Amministratore Delegato Raffaele Della Bella - è di continuare a crescere sia da un punto di vista del giro d’affari e degli ordini, ma anche occupazionale. Vogliamo portare nello stabilimento di Chignolo Po, che oggi impiega 49 persone, la ricetta che è stata alla base dei successi dei siti di Busto Arsizio e Ferentino, ossia un’alta concentrazione sulla produzione, una costante attenzione alle attività dei laboratori di ricerca e sviluppo, e un altrettanto strategico insediamento e utilizzo dei laboratori di controllo qualità sui film e sui prodotti”. La meta dichiarata, dunque, è dar vita ad un gruppo del PVC e PET made in Italy che possa presto superare i 100 milioni di euro di fatturato aggregato. Quello avviato in Caltek, con l’assistenza dello Studio Greco Vitali Associati, è un investimento industriale che Mondoplastico basa sulla logica tipica dell’azienda di famiglia, portata avanti, nel caso specifico, dai due rami Della Bella e Langè. “Proprio in un settore dominato dalle grandi multinazionali e da continui passaggi di mano - spiega Raffaele Della Bella - essere un gruppo con salde radici nella proprietà famigliare penso rappresenti un punto di forza, lo stesso su cui si sono basati fino ad oggi i nostri successi e su cui si baseranno anche quelli di Caltek. Una caratteristica, inoltre, in grado di attirare su di noi l’attenzione delle migliori risorse umane del comparto, sempre più interessate a lavorare per la nostra azienda”.

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