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Ferentino, Maddalena (SEL): "il No al compostaggio dev'essere deciso"

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: Aprire una nuova fase non solo per il nostro Comune ma per tutto il territorio della Valle del Sacco, questo è l’obiettivo che deve raggiungere la manifestazione di sabato 7 giugno alle ore 15: 30 a Ferentino.

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: Aprire una nuova fase non solo per il nostro Comune ma per tutto il territorio della Valle del Sacco, questo è l’obiettivo che deve raggiungere la manifestazione di sabato 7 giugno alle ore 15: 30 a Ferentino.

Respingere l’ ambiguo impianto di trattamento di rifiuti sul nostro Comune, significa lanciare un messaggio chiaro di cambiamento di rotta nella gestione del territorio sia a chi pensa di poter ancora fare ciò che vuole sul territorio della Valle del Sacco e sia all’intera classe istituzionale locale, regionale e nazionale.

Ci troviamo, a dover contrastare impianti di trattamento rifiuti di grandi dimensioni, che “spuntano” come funghi e spesso con scarsa informazione verso i cittadini. Impianti che si sommano nel peso ambientale, a scelte sbagliate e gestite male del passato. Viviamo già in un territorio provinciale dove c’è l’emergenza delle megadiscariche, degli inceneritori, dell’inquinamento industriale, dell’interramento di rifiuti tossici e dell’amianto. Un territorio dove da anni sono presenti anche l’ ecomafie. Per tutto ciò, non è più

tollerabile la gestione del territorio in modo approssimativo e casuale, deve esserci una programmazione

complessiva e partecipata che parli di bonifica della Valle del Sacco , tramite una moratoria di impianti ad

alto impatto ambientale, in un ottica che “premi” invece quei processi produttivi e culturali di riconversione

ecologica e turistica , come ad esempio sta avvenendo con la proposta di Legge di Iniziativa Popolare (LIP)

da parte di cittadini e associazioni.

Bisogna ben chiarire, come nel caso di Ferentino, che quello che ci propongono con la parola “compostaggio” è tutt’altra cosa. E’ assurdo che si arrivi “immediatamente” ad impianti di grandi

dimensioni che superano le 50 mila tollennate /anno di rifiuti , quando invece non è attiva la filiera corta e

di piccole dimensione del compostaggio, come quello domestico o quello di comunità, calibrato alla

produzione di rifiuto organico locale, non più di 2 mila tonnellate/anno (!). Leggendo, invece le cifre

dell’impianto di Ferentino, quello di Anagni , di Supino, sembra che centinaia di tonnellate l’anno di rifiuto

organico più fanghi , presumibilmente non dal nostro territorio, siano pronte ad “invadere” la Valle del

Sacco.

Troppi dubbi ci sono in questo “disegno” e nella gestione del processo di trattamento dei rifiuti , oltretutto

in mano ad iniziative private . Il peso risulta di gran lunga superiore alle necessità della nostra provincia ed

è poi concentrato tutto in impianti a distanza di pochi chilometri tra loro , in un’area come quella della

Valle del sacco riconosciuta come sito di “emergenza ambientale” (!)

Il Consiglio Comunale di Ferentino, si è espresso chiaramente contro l’impianto proposto nel nostro

Comune, ma non basta dobbiamo fare rete con gli altri Comuni della Valle del Sacco e far pressione nei

confronti della Regione Lazio per costruire insieme un programmazione virtuosa per il rilancio dell’ intera

Valle del Sacco e della Provincia di Frosinone.

Marco Maddalena

Capogruppo Consigliare Sinistra Ecologia e Libertà Ferentino.

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