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Ferentino, Maddalena (SEL); sulla raccolta differenziata un ritardo mostruoso

Dopo la delibera del luglio 2013, adottata all’un animità dal Consiglio Comunale, sull’ adozione della “Strategia Rifiuti Zero” c’erano tante aspettative verso il nuovo capitolato d’appalto per la raccolta dei rifiuti. L’obiettivo prefissato con...

Dopo la delibera del luglio 2013, adottata all’un animità dal Consiglio Comunale, sull’ adozione della “Strategia Rifiuti Zero” c’erano tante aspettative verso il nuovo capitolato d’appalto per la raccolta dei rifiuti. L’obiettivo prefissato con la delibera consiliare era di “rottamare” l’attuale sistema fallimentare della raccolta rifiuti, basta considerare il dato assolutamente negativo della raccolta differenziata che con il 9%

annuo pone il Comune di Ferentino agli ultimissimi posti in Italia e fuori dai limiti di Legge.

Ebbene, ad una prima lettura del nuovo capitolato d’appalto si nota che le linee di indirizzo del Consiglio Comunale sulla “strategia rifiuti zero” sono state “ incenerite “ completamente. Formalmente negli atti (determinazioni, capitolato d’appalto ect.) non c’è nessun riferimento esplicito al deliberato del Consiglio Comunale. Riguardo alla modalità di attuazione della gestione dei rifiuti è palese che il modello della

raccolta mista è qualcosa di lontano e opposto al sistema di raccolta porta a porta su tutto il territorio. Il sistema misto di raccolta rifiuti è "un porta a porta” a metà, ovvero, una parte della città sarà servita da cassonetti ( ben 18 aree tra cui il centro storico ) e il resto con la raccolta domiciliare . Tutto ciò può far miseramente fallire gli obiettivi della differenzia ta come già è successo in altre realtà , questa operazione più che un cambiamento sembra un “restyling” del precedente appalto. Il sistema della raccolta dei rifiuti in modalità mista costa di più del porta a porta classico e di fficilmente raggiunge l'obiettivo di aumentare le percentuali di differenziata , infatti, complica la vita ai cittadini, creando confusione tra chi fa il porta a porta e chi non lo fa! Inoltre la presenza dei cassonetti non permetterà una efficace differenziazione del rifiuto e ne bloccherà la “migrazione “ del rifiuto da altri Comuni dove è già attivo il porta a porta su tutto il territorio. Un errore molto evidente e quanto banale, ad esempio, nella raccolta nei cassonetti è rappresentato dalla mancata riduzione volumetrica degli imballaggi: se le bottiglie di plastica non vengono schiacciate, il cassonetto si riempie facilmente con aggravio di costi nella raccolta. Un altro degli errori più frequenti è rappresentato dal mancato risciacquo

degli imballaggi prima di conferirli, senza il porta a porta i cittadini non prenderanno mai l’abitudine di sciacquare e schiacciare i contenitori. Basti pensare che al di sopra del 20% di impurità in un carico, tutto quanto viene inviato a smaltimento invece che a rec

upero, con aggravio di costi ulteriore.....

Marco Maddalena

Capogruppo Consiliare di Sinistra Ecologia e Libertà - Ferentino

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