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Fiuggi, alle terme Bonifacio personale di Roberta Serenari “tra inconscio e intenzionalita’”

Cambio di location per la ripresa della stagione espositiva di arte contemporanea di Fiuggi, curata da Giovanni Stella. Per la personale della pittrice Roberta Serenari dal 2 al 30 Aprile Inaugurazione sabato 2 aprile 2016, ore 17.30,  la nuova...

Cambio di location per la ripresa della stagione espositiva di arte contemporanea di Fiuggi, curata da Giovanni Stella. Per la personale della pittrice Roberta Serenari dal 2 al 30 Aprile Inaugurazione sabato 2 aprile 2016, ore 17.30, la nuova ambientazione sarà la Fonte Bonifacio VIII. L’esposizione è patrocinata dal Comune di Fiuggi, promossa da Acqua & Terme Fiuggi e curata da Giovanni Stella.

“Una più attenta considerazione delle ragioni che muovono l’Amministrazione a promuovere l’immagine della città di Fiuggi attraverso la cultura ci ha spinto a dare una nuova ambientazione all’attività espositiva, iniziata con successo, nel 2013, all’Officina della Memoria e dell’Immagine.” Ha dichiarato Fabrizio Martini Sindaco di Fiuggi.

“Con la mostra dell’artista bolognese Roberta Serenari - prosegue il sindaco - s’inaugura, così, il nuovo ciclo di mostre all’interno delle Terme Bonifacio VIII, nella prestigiosa sala pensata dall’architetto Moretti, allo scopo adeguata. La qualità della pittura e la rilevanza dell’artista, sono il miglior viatico per l’avvio della rinnovata stagione espositiva. In questo modo si combinano sviluppo delle terme, accoglienza e promozione culturale che rispondono in modo integrato alla domanda di benessere legata alle terme e di cultura sempre più viva nel nostro territorio. “

Artista autodidatta, Roberta Serenari ha iniziato giovanissima, con l’incoraggiamento del prof. Italo Cinti, ad accostarsi alla pittura ad olio, avendo come maestra la “bella pittura” dei grandi musei del mondo.

Con l’insegnamento del prof. Cesare Pacitti apprende la tecnica incisoria dell’acquaforte, da cui trae la capacità per il rigore del “segno” e il valore delle “sfumature” nel bianco-nero delle innumerevoli morsure.

Continua, con passione e tenacia, la personale ricerca tecnica ed espressiva della pittura ad olio e lo studio del colore, rivisitando con un gusto attuale venato di intenso intimismo, la più pura linea realistico–magica del primo Novecento italiano.

Attraversando l’atmosfera onirica della stagione metafisica e surrealista, il suo percorso pittorico si esprime in maniera personalissima rimanendo strettamente legato al mondo della fiaba e dell’infanzia come a quello del sogno.

“L’artista vanta un’amicizia con l’antico – scrive nella presentazione il curatore, Giovanni Stella - non la sua ripetizione nel viaggio ch’essa compie intorno alle esili, fiabesche fanciulle in fiore, come potrebbe apparire a una svagata lettura del suo teatro di figura in interni scenografici. Dell’antico fa suo il piacere della narrazione che nella sua opera non è narrazione di quotidiane storie di superficie.”

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