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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Fiuggi, gli anni ruggenti della canzone italiana Da Sanremo al Teatro delle Fonti

Sabato 11 luglio, per la rassegna “Giardino dell’Excelsior e nell’ambito di FiuggiPlateaEuropa,

Sabato 11 luglio, per la rassegna “Giardino dell’Excelsior e nell’ambito di FiuggiPlateaEuropa, doppio appuntamento, a partire dalle ore 21, presso il Bar DueP: Giovanna Napolitano presenta il libro di Fausto Canzoni “Fausteide” e Pino Pelloni ricorda il compianto Alfredo Ballini, presidente della Bcc di Fiuggi, dedicandogli a nome dell’Associazione “Testimoni di un amore che vive” di cui era stato uno dei soci fondatori, il concerto “I sing Ammore” eseguito dal maestro Claudio Carluccio e la sua Band.

Quando si parla di “anni ruggenti” ci si riferisce senza ombra di dubbio al periodo del dopoguerra partendo dalla fine degli anni 40 a quella degli anni 60, anni del boom economico, il top per il varietà e la musica leggera italiana in cui furoreggiavano le “orchestre” che erano davvero tante e quelle più note avevano sempre come supporto quella che veniva chiamata "la seconda orchestra", il cui compito era di aprire e chiudere la serata oltre ad accompagnare i numeri di varietà e le attrazioni.

Tra le orchestre di grande qualità c’erano quelle di Bruno Quirinetta, Renato Carosone, Marino Marini, Franco e i G5, Bruno Martino, Don Marino Barreto , Riccardo Rauchi, Peppino Di Capri, Fred Bongusto, Fred Buscaglione, Guido Pistocchi e molte altre. Tra i cantanti ricordiamo Nicola Arigliano, Sergio Endrigo, Gino Paoli, Mina, Ornella Vanoni, e tantissimi altri che trovarono il successo in Versilia alla mitica Bussola di Sergio Bernardini come la grande Mina che tenne lì una serie di concerti tra il ’62 e il ‘78. Molti di questi grandi artisti furono applauditi nei “Giovedi musicali” del Teatro della Fonti, in quelli che furono gli anni d’oro di Fiuggi. Fu proprio da un giornalista versiliese, Aldo Valleroni, che partì l’idea di un “Festival della canzone italiana” che si tenne il 25 agosto del ’48 alla Capannina del Marco Polo di Viareggio, ma poi l’iniziativa fu trasferita a Sanremo sotto proposta del direttore del Casinò Pier Busseti ed eccolo: il Festival di Sanremo apre i battenti nel ’51 seguito dal Festival di Napoli nel ’52. Questa è stata l’epoca in cui i musicisti italiani erano i più apprezzati e richiesti in tutto il mondo, pari soltanto ai colleghi americani. Le nostre orchestre si esibivano alla Carnegie Hall di New York, riempivano lo stadio di Mosca, erano la principale attrazione all’Olympia di Parigi, venivano acclamate per le strade di Londra proprio come anni più tardi sarebbe accaduto ai Beatles.

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