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Fiuggi, il 23 fiaccolata per la pace al ghetto. Messaggio di solidarietà del Prefetto

Allo sgomento e allo sconforto per la vile azione nei confronti della comunità ebraica anticolana ed ai suoi simboli hanno fatto seguito numerose partecipazioni di solidarietà. Mentre proseguono le indagini da parte della Digos per scoprire gli...

Allo sgomento e allo sconforto per la vile azione nei confronti della comunità ebraica anticolana ed ai suoi simboli hanno fatto seguito numerose partecipazioni di solidarietà. Mentre proseguono le indagini da parte della Digos per scoprire gli autori del vandalico ed odioso atto compiuto nel cuore della città vecchia di Fiuggi. Il prefetto di Frosinone in un telegramma inviato a Pino Pelloni, direttore della Biblioteca della Shoah di Fiuggi, ha sottolineato: “….. desidero fare giungere espressioni solidarietà e vicinanza di questa Prefettura-ufficio territoriale governo a comunità ebraica, affermando condanna senza riserve, in qualsiasi circostanza e per qualsiasi presunto motivo, verso orrende azioni intimidatorie contro simboli religione ebraica. Non è possibile esimersi da auspicio che uomini e donne si mobilitino tutti per la pace e contro atti antisemitismo, nel rispetto libertà di culto, affinché fede religiosa non sia fonte di conflitti”.

Hanno espresso solidarietà e adesione alla fiacciolata per la pace, promossa dalla Biblioteca della Shoah che si terrà mercoledì 23 luglio nell’antico Ghetto ebraico di Anticoli, dopo il recital di musiche e canzoni ebraiche “Il giardino d’Israele (Libri al Borgo, ore 21,30, Bar DueP, Fiuggi Città), le associazioni: Aiscia (Associazione Italo-Somala Comunità Internazionale e Africana), Art and Passion, Passpartout, Testomini di un Amore che vive e Wocus (World Org.Catholic University Student). Pino Pelloni, direttore del Centro culturale Biblioshah di Fiuggi ha ringraziato la dottoressa Emilia Zarrilli: “Le siamo grati per la sua attestazione di solidarietà in occasione del vile gesto rivolto alla nostra identità religiosa e culturale. Grati per le parole che ha voluto esprimere. Parole che sottilineano forti sentimenti di vicinanza ed alto senso civico in un momento difficile per le nostre comunità a fronte delle pesanti tensioni in terra d’Israele e di Palestina. La Thorà con i suoi insegnamenti contempla sempre la giustizia, l’accoglienza e la tolleranza, valori universali che noi, con la nostra attività didattica della Biblioteca della Shoah e le nostre iniziative culturali, cerchiamo di trasmettere soprattutto alle giovani generazioni. Nel segno della fratellanza tra i popoli, la libertà e i nostri valori repubblicani. Per una cultura umana da riscoprire e rendere accessibile a tutti. Perché va ricordato che tutta la civiltà moderna, la democrazia e la cognizione dello Stato, come il linguaggio e la scienza, la musica e la letteratura, sono frutto della cultura umana sviluppatasi attraverso le generazioni. E la dialettica che le identità degli uomini, identità sempre plurali, intrecciano con le fedi religiose è una dialettica fondamentale, e che purtroppo però, nei suoi aspetti di possibile deriva integralista, rischia di far degenerare i conflitti politici in guerre di religione. La speranza democratica è per noi una speranza laica: dove l’aggettivo però non corrisponde a una negazione del momento religioso, ma a un continuo richiamare le fedi all’impossibilità di superare il loro limite, alla necessità che in loro stesse le fedi trovino uno spazio di dubbio, e quindi di apertura alla possibilità, al nuovo, al disincagliarsi dall’ottica amico-nemico”.

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