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Fiuggi, presso l’officina della memoria mostra di sculture di Patrick Alò“Homo Faber Fortunae Suae” Opere dal 1999 al 2016

Da sabato 5 marzo, ore 17,30 presso l'Officina della Memoria e dell'Immagine ospiterà la mostra dell’artista Patrick Alò, intitolata “Homo Faber Fortunae Suae” Opere dal 1999 al 2016. L’esposizione è patrocinata dal Comune di Fiuggi, promossa da...

Da sabato 5 marzo, ore 17,30 presso l'Officina della Memoria e dell'Immagine ospiterà la mostra dell’artista Patrick Alò, intitolata “Homo Faber Fortunae Suae” Opere dal 1999 al 2016.

L’esposizione è patrocinata dal Comune di Fiuggi, promossa da Acqua & Terme Fiuggi e curata da Giovanni Stella.

Patrick Alò è uno scultore italiano nato a Roma nel 1975. Vive dai primi anni tra Italia e Stati Uniti, e compie gli studi d’arte a Roma dove scopre anche la passione per l’archeologia industriale, il riciclo ed il cyberpunk, e vi fonde l’amore per il classicismo.

Ha esposto in numerose collettive e personali in Italia e all’estero. Vive e lavora nel basso Lazio.

In mostra a Fiuggi l'artista presenterà una serie di opere che vanno dal 1999 ad oggi, a testimoniare la sua evoluzione artistica.

L’operare artistico di Patrick Alò è costituito dalla volontà di potenziare ciò che non ha più alcun valore per la società in cui viviamo e ridare un significato nobile ed alto all’umile materia. Realizzate con materiali ferrosi di scarto, le sue opere rivisitano il bagaglio culturale d’immagini dell’antichità come singolari d’àpres, in cui la sensibilità interpretativa dell’artista, coniugandosi con un’abilissima tecnica, riesce a produrre prodigiose metamorfosi del materiale che l’ambiente ha scartato come rifiuto ed a trasformarlo in oggetto prezioso. Operazione alchemica, dunque, la sua, nel rendere duraturo e significante l’effimero che il mondo moderno ha catalogato come scoria, degna soltanto di abbandono e di morte. Con un lavoro paziente di riciclaggio e con una progettualità artistica che esprime un genuino anelito di rinascita, Patrick Alò salda con il fuoco i resti inutilizzati e degradati del lavoro umano, dando loro nuove dignità e forma, vitalità e dinamismo, dunque rinnovata bellezza. Il risultato di questo impegno sono opere che, pur assumendo a modello capolavori d’arte antica, testimoniano di una realtà contemporanea capace ancora di rigenerazione fisica e spirituale. In bilico tra eroi classici ed esseri galattici, gli dei e i mostri della mitologia, conservando inalterato il fascino dell’armonia costruttiva e dell’equilibrio plastico-spaziale, rappresentano una presenza allarmante, poiché, simili a relitti di una società tecnologica diventata essa stessa memoria archeologica, pongono l’uomo difronte a dilemmi inquietanti.

Visitabile nei seguenti orari: 9,30-12,30/15,30-19,00 (chiuso la domenica mattina).

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