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Fiuggi, Venerdì 4 luglio al via la XXV Edizione del Cafè du Parc con Pio XII e l’olocausto

A “Libri al Borgo- Cafè du Parc a Fiuggi Città” (venerdì ore 21,30, Giardino dell’Excelsior) si parte con la storia. Di scena il libro di Livio Spinelli “Il Sionismo in Italia e nella politica estera fascista” (I libri del Borghese) presentato da...

A “Libri al Borgo- Cafè du Parc a Fiuggi Città” (venerdì ore 21,30, Giardino dell’Excelsior) si parte con la storia. Di scena il libro di Livio Spinelli Il Sionismo in Italia e nella politica estera fascista” (I libri del Borghese) presentato da Pino Pelloni e Luciano Lucarini. Il recente viaggio in Terra Santa di Papa Francesco ha riaperto l’attenzione sui rapporti fra Italia ed Israele, su Chiesa cattolica ed Ebraismo e sulla figura di Pio XII. E il libro di Spinelli, servendosi di documenti recentemente venuti alla luce, ripercorre la storia del rapporto tra il movimento sionista e Mussolini e dell’ebraismo italiano con l’Italia fascista. Sottolineando i buoni rapporti tra Mussolini, la massoneria e gli ebrei italiani, che assicurarono il proprio sostegno al duce fin dalla prima ora, quando Cesare Goldman, finanziere ed uomo politico ebreo, maestro venerabile della loggia torinese Pietro Micca, il 23 marzo 1919 mise a disposizione la sala del circolo degli interessi industriali di piazza San Sepolcro per la fondazione dei “fasci di combattimento”, ma anche col movimento sionista mondiale del bétar di Vladimir Ze’ev Jabotinsky: “il Mazzini dello stato di Israele”. Dall’indagine storica di Spinelli condotta negli archivi tedeschi e britannici, emerge che i sionisti subito dopo l’ascesa al potere di Hitler firmarono un vero e proprio accordo economico, Ha’Varah, patrocinato da Ben Gurion e Golda Meir, rimasto in vigore fino al 1944: promulgato con Decreto n.54/33 del 10 agosto 1933, dal Ministero dell’Economia tedesca, che consentiva agli ebrei tedeschi di espatriare dalla Germania convertendo i propri beni posseduti e ottenendone il controvalore, una volta giunti in Palestina. Questo patto tra sionisti e nazisti era fermamente osteggiato dall’Inghilterra, “il Gran Serpente d’acqua che univa alla lupesca cupidigia di Roma l’astuzia serpentina di Cartagine”, tanto che gli inglesi contingentarono, fino a bloccare poi del tutto, l’immigrazione degli ebrei tedeschi in Palestina, di cui erano mandatari per conto dell’ONU. La Gran Bretagna non può dirsi estranea all’Olocausto, dove in questa “partita mondiale” gli attori principali furono i sionisti, i nazisti e gli inglesi mentre la figura di Mussolini appare secondaria e la figura di Pio XII marginale, ma ciò non impedì a Papa Pacelli di salvare migliaia di ebrei.

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