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Frosinone, Abbruzzese (FI): con tutte le criticità in essere sul territorio Renzi viene a parlare del referendum

"Ci fa sorridere amaramente il fatto che il presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, nonostante le grandi criticità che affliggono in nostro territorio, venga in provincia di Frosinone, per promuovere la sua "schiforma"". Lo ha...

"Ci fa sorridere amaramente il fatto che il presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, nonostante le grandi criticità che affliggono in nostro territorio, venga in provincia di Frosinone, per promuovere la sua "schiforma"". Lo ha dichiarato Mario Abbruzzese consigliere regionale di Forza Italia del Lazio e presidente della Commissione Speciale Riforme Isituzionali.

"In Ciociaria abbiamo 2550 lavoratori da ricollocare che oggi vivono ai margini della povertà. 150 hanno perso il sostegno degli ammortizzatori sociali a giugno 2015 , altri 356 lo hanno perso a giugno 2016 e ulteriori 500 finiranno a giugno 2017. E mi pare che il "principe abusivo" non sia mai venuto da noi per portare soluzioni o annunciare provvedimenti in grado di bloccare il processo di desertificazione industriale ormai in atto da anni in provincia di Frosinone. Gli ultimi dati elaborati dalla Regione Lazio dicono che soltanto il 47% della popolazione di questo territorio è occupata. In parole povere meno di un ciociaro su due ha un lavoro. Il tasso di disoccupazione è pari 15.2% e Renzi ci vuole venire a parlare del referendum?

Magari potrebbe organizzarsi con il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti per venire a visitare i nostri ospedali e rendersi conto magicamente che le strutture sanitarie in questione sono diventate dei veri e propri lazzaretti. Oppure potrebbe prenotare sul territorio un eco color doppler e sentirsi dire: il primo appuntamento è tra 365 giorni. Magari potrebbe visitare i pronto soccorso ed essere testimone delle odissee a cui devono sottoporsi i pazienti per ottenere le cure del caso.

Voglio inoltre ricordare che in provincia di Frosinone ricade il sito di interesse nazionale, ai fini della bonifica ambientale, che riguarda la Valle del Sacco. Ma Renzi non lo abbiamo mai sentito spendere una parola sui possibili interventi per santificare l'area interdetta.

Mi ricollego anche ad uno studio epidemiologico pubblicato dal ministero della

Salute, perché come sappiamo con decreto del 19 luglio 2015 è stato dichiarato lo stato di emergenza socio-economico-ambientale nel territorio del bacino della Valle del Sacco per l'alto tasso di inquinamento. Dallo studio viene fuori che la concentrazione beta HCH nel sangue della popolazione sotto sorveglianza aumenta con il crescere dell'età

accelerando la contrazione di patologie gravi, come l'infarto del miocardio i tumori.

Dunque, crediamo senza dubbio che Renzi abbia sbagliato l'occasione opportuna per presenziare nel nostro territorio. Non si lamenti poi se troverà ad accoglierlo migliaia di persone che gli chiederanno, forse anche in un modo poco ortodosso, cosa intende fare per il futuro delle imprese, delle famiglie e dei giovani della provincia di Frosinone. Uomo avvisato..... " Ha concluso Abbruzzese. P.S. Il presidente Renzi sarà a Frosinone, lunedì 7 Novembre alle ore 16 presso al Fornaci Cinema Village MINTURNO, SIMEONE (FI): “REVISIONE ORARI TRENI SI, NO, FORSE. SE LA REGIONE VUOLE RISOLVERE I DISAGI DEI PENDOLARI LASCI TUTTO COME E’” “La vicenda dei pendolari di Minturno e di tutta l’area del sud pontino interessati dai tagli imposti dalla Regione Lazio e contenuti nel nuovo accordo sugli orari che entreranno in vigore a dicembre, continua a preoccuparci. E questo accade soprattutto alla luce dell’incontro che i è svolto giovedì tra Regione, Comune di Minturno, RFI e Trenitalia i cui esiti non danno alcuna certezza sulla risoluzione dei disagi che, la soppressione dei treni che collegano Minturno a Roma, comporteranno per centinaia di studenti e lavoratori che, per arrivare alla Capitale, saranno costretti a passare per la stazione di Formia già ad oggi inadeguata sul piano infrastrutturale a sostenere tale flusso di utenti. Dal Pd ci raccontano che la Regione vuole risolvere i problemi dei pendolari di Minturno. E che lo farà con tavoli e riunioni in cui discutere di possibili soluzioni. Questo significa, tradotto in parole povere, che non si far nulla e che si sta perdendo tempo prendendo in giro i cittadini. Per risolvere la situazione è sufficiente, infatti, bloccare le variazioni previste dal nuovo piano e lasciare tutto come è. Se la Regione Lazio, e il centrosinistra che la governa, hanno a cuore davvero i diritti e il benessere dei cittadini di Minturno, partendo dallo stato attuale dovrebbero impegnarsi per aumentare i servizi connessi. E’ inquietante di come anche i rappresentanti del territorio si prestino ad un gioco al massacro che danneggia le comunità che rappresentiamo. Elogiare, a suon di comunicati stampa, i grandi risultati raggiunti dalla Regione sul piano della mobilità, peraltro visibili solo a loro, con l’esplicita intenzione di gettare fumo negli occhi dei cittadini e deviare l’attenzione da quello che è un problema reale e che come tale deve essere affrontato con serietà e chiarezza è inquietante. Invitiamo la Regione, il presidente Zingaretti e tutti coloro che partecipano a questi incontri a portare dei risultati veri e a non tagliare la stazione di Minturno che serve anche i Comuni di Santi Cosma e Damiano, Castelforte, Spigno Saturnia e dei quartieri orientali di Formia, dalla tratta verso Roma. Bastano buonsenso e chiarezza. Due elementi che non possono piegarsi a diktat di bandiera ma che devono essere il motore per far viaggiare i cittadini e non solo i treni della fantasia. Restiamo al fianco dei pendolari, delle associazioni e dei comitati dei cittadini pronti a combattere al fianco perché la Regione dia risposte immediate e concrete”. Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone

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