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Frosinone, Abbruzzese (FI): i sindaci per l’acqua marcino su acea

"Acea Ato 5 continua ad andare avanti a colpi di atti giudiziaRi e ricorsi, ma non si preoccupa a tutt'oggi di migliorare l'efficienza del servizio. Questo la dice lunga sulla volontà del gestore di proporsi in modo positivo nei confronti del...

"Acea Ato 5 continua ad andare avanti a colpi di atti giudiziaRi e ricorsi, ma non si preoccupa a tutt'oggi di migliorare l'efficienza del servizio. Questo la dice lunga sulla volontà del gestore di proporsi in modo positivo nei confronti del territorio. Qualche giorno fa dissi Marciamo su Acea. Credo che tale eventualità sia ormai inevitabile. Il territorio deve fare fronte comune contro il gestore". Lo ha dichiarato Mario Abbruzzese, consigliere regionale di Forza Italia del Lazio e presidente della Commissione Speciale Riforme Istituzionali.

" E' logico che il gestore tenterà di dividere il fronte cercando di influenzare qualche amministratore con questi continui ricorsi a cavilli giuridici. Tra articoli, commi e scadenze, siamo venuti a conoscenza che lo scopo del gestore è "in ogni caso, quello di limitare al massimo la dispersione del flusso idrico, è tra i primi obiettivi del gestore, e quindi di tutte le squadre operative ogni giorno al lavoro in provincia di Frosinone". Se fosse stato così in dodici anni di gestione, sicuramente la provincia di Frosinone non sarebbe maglia nera a livello nazionale per la quantità di acqua dispersa sul territorio. Si parla del 74% della fornitura non di dati trascurabili.

Infine mi preme sempre ricordare che secondol'antitrust, ha sanzionato Acea per i modi poco ortodossi con il quale cerca di far esborsare denaro ai cittadini ed alle imprese. L’organismo infatti afferma che "Si tratta di condotte connotate non solo da una mancanza di diligenza, ma anche di carattere aggressivo: idonee cioè a determinare nei consumatori un indebito condizionamento; ovvero a ottenere il pagamento di importi non corrispondenti ai consumi effettuati, oppure dovuti ma con modalità e tempistiche diverse, da parte delle imprese sanzionate che operano in regime di monopolio per la fornitura di un bene vitale ed essenziale come l`acqua e dispongono di un`importante leva commerciale come la minaccia di

interrompere il servizio"". Ha concluso Abbruzzese INFRASTRUTTURE, SIMEONE (FI): “L’ASTRAL HA ABBASSATO IL LIMITE DI VELOCITA’ SULLA PONTINA. DALLA REGIONE DOPO LA FOLLIA ANCHE LA SCORRETTEZZA” “L’Astral, con ordinanza del 2 maggio 2016, ha ordinato l’abbassamento dei limiti di velocità sulla 148 Pontina. Dal 7 maggio i limiti di velocità, sull’unica strada che porta da Latina a Roma, sono stati portati a 50 km/h dal km10+650 al km 11+300 e a 60 km/h dal km 11+300 al km 69+700 in direzione Latina e a 60km/h dal km 69+700 al km 11+300 e dal km 11+300 al km10+650 in direzione Roma. Una decisione che resta scellerata e che dimostra ancora una volta come il presidente della Regione Lazio, Zingaretti, e la sua giunta non conoscano cosa sia la correttezza istituzionale ed il rispetto nei confronti dei cittadini. Solo qualche giorno fa ho depositato un’interrogazione urgente per sapere se quella che era solo una ipotesi fosse fondata e per invitare la Regione a riflettere sugli effetti devastanti che avrebbe comportato. Il buon senso e il rispetto imponevano che tale scelta fosse quanto meno discussa ed affrontata in consiglio regionale prima di diventare attuativa. Ma, come al solito, siamo costretti a constatare il totale disinteresse di questa Regione, non solo sul piano istituzionale, ma soprattutto verso tutti quei cittadini che in meno di 72 ore si troveranno a percorrere la Pontina con limiti di velocità talmente ridicoli da renderla inutilizzabile. Gli stessi limiti che, grazie alle inadempienze della Regione Lazio, serviranno a fare cassa grazie alle multe che si sommeranno, aggiungendo disagio al disagio, e senza comportare alcun risultato sul piano della sicurezza. Le ragioni elencate nell’ordinanza poi sono la dimostrazione, messa nero su bianco, del fatto che la Regione in questi anni non ha fatto nulla per la manutenzione di questa strada fondamentale non solo per Latina ma per tutto il Lazio. Prima non ha trasferito le risorse alle Province per i lavori di manutenzione ordinaria. Poi, dal primo gennaio 2016, ha avocato a sé la competenza sulla manutenzione ordinaria e straordinaria della rete viaria regionale senza però assumersi alcuna responsabilità in merito. Ed oggi con questa decisione, legata solo alla volontà di tutelarsi rispetto al disastro creato, rende ancora più impraticabile la Pontina tanto che i pendolari farebbero prima ad andare a piedi o in bicicletta per arrivare a Roma. I problemi quando ci sono devono essere risolti. Ed è vergognoso che proprio l’incapacità di questa Regione ad amministrare sia pagata come sempre dai cittadini che restano con una strada pericolosa, piena di buche e avvallamenti, e con tempi di percorrenza degni di un bradipo con danni anche per le imprese che movimentano merci su questa strada che evidentemente Zingaretti e la sua giunta non hanno mai percorso quotidianamente. Se i pendolari decidessero di fronte a questa scelta di mettere le auto di traverso bloccando la Pontina sarò con loro e in prima fila. Non possiamo accettare supinamente scelte scellerate e lesive del buon senso e della stessa sicurezza dei nostri cittadini”. Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone
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