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Frosinone, allargare l’organico “di fatto” dando ai tanti insegnanti precari un ruolo definitivo e stabile

La Uil scuola chiede di superare la stagione del precariato che non genera risparmio ma solo incertezza

La Uil scuola chiede di superare la stagione del precariato che non genera risparmio ma solo incertezza

Mettere definitivamente a posto la questione legata all’organico dei docenti delle scuole della provincia di Frosinone per fare in modo che il prossimo anno scolastico cominci senza intoppi e soprattutto per stabilizzare le centinaia di insegnanti che vivono da precari ormai da moltissimi anni. Il segretario della Uil Scuola Roberto Garofani torna a chiedere alle istituzioni la risoluzione dell’annoso problema. Il sistema scuola ricorre troppo all’organico “di fatto”, ruoli che nascono il 1 Settembre e muoiono l’1 Giugno, usualmente coperti da supplenti, il tutto per avere un misero risparmio sugli emolumenti da erogare agli insegnanti: “Allargare l’organico “di diritto” – sottolinea Garofani – eviterebbe i disagi, darebbe maggiore sicurezza ai docenti e certezze ai ragazzi che, in questo modo, avrebbero dei punti di riferimenti più saldi rispetto alla girandola di supplenti che incontrano sul proprio cammino formativo. Una battaglia questa che la Uil Scuola sta portando avanti da tempo”. Lo stesso sindacato ha assistito, in questa fase dedicata alla mobilità, centinaia di lavoratori e ora si appresta a sostenere il personale Ata dal prossimo 28 Maggio. Discorso a parte merita la questione dell’Agenzia Frosinone Formazione che, dopo le scellerate gestioni economiche del passato, vive una fase di transizione, una sorta di pantano da cui occorre venire fuori: “Un plauso va all’attuale amministrazione provinciale – riferisce il responsabile della Uil Scuola – che si è resa disponibile ad instaurare un dialogo per garantire lavoro e futuro ai 58 impiegati dell’ente formativo. Le difficoltà non mancano ma ora occorre intavolare un discorso serio ed approfondito con la Regione Lazio a cui è tornata la delega della formazione professionale. Come sindacato chiediamo uno sforzo da parte di tutti per arrivare ad una soluzione condivisa”. Sul mondo della scuola pende la spada di Damocle del nuovo accordo collettivo che manca dal lontano biennio 2007/2009. Nell’Ottobre scorso sono stati definiti i parametri dell’accordo quadro su cui, assieme al ministro Valeria Fedeli, si dovrà ragionare per siglare la nuova intesa: “Da parte dell’attuale dicastero c’è stata apertura nei nostri confronti, al contrario di quanto accaduto con quello precedente. Chiediamo l’adeguamento degli stipendi per i docenti e per tutto il personale, specialmente per quello neo assunto a cui viene erogato troppo poco. La legge 107 è intervenuta a piedi pari nel sistema scuola creando delle crepe dando ampio potere di scelta ai dirigenti a discapito del collegio dei docenti”.

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