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Frosinone, alternativa popolare contro l’abolizione dei voucher

Contro l'abolizione dei voucher, anche in provincia di Frosinone Alternativa Popolare è pronta a ribadire un secco no e a scendere in campo in caso di necessità. "Nel Capoluogo l'uso dei voucher sta permettendo a molti di sopravvivere alla crisi...

Contro l'abolizione dei voucher, anche in provincia di Frosinone Alternativa Popolare è pronta a ribadire un secco no e a scendere in campo in caso di necessità. "Nel Capoluogo l'uso dei voucher sta permettendo a molti di sopravvivere alla crisi economica e troppo elevato è il tasso dei giovani costretti ad emigrare per un mercato del lavoro morente. Non possiamo permetterci che questa eventualità peggiori le cose".

"Oggi noi abbiamo tempi strettissimi per iniziare a ragionare come deve fare un Paese all'interno - piaccia o meno - del sistema internazionale della globalizzazione e dei mercati". È quanto dichiarato dal Coordinatore Regionale di Alternativa Popolare, Alfredo Pallone, che per primo ha criticato "la scelta di abolire i voucher e la tendenza a tagliare le gambe a qualsiasi forma imperfetta di governo o d'intervento, le cui strutture possono essere modificate e perfezionate".

"Bisognerebbe imparare a ottimizzare, secondo le esigenze, gli strumenti che abbiamo in mano considerando, prima di pensare a qualsiasi riforma, quale influenza quest'ultima possa avere su certe misure finanziarie e sul sistema economico, bancario ed occupazionale. Non si può tenere in considerazione solo una variabile di un sistema così complesso, che poi altro non è che un parere soggettivo di un sindacato che permetterebbe, così facendo, che si stringa ancora di più la morsa al collo degli italiani. Eliminare i voucher - conclude Pallone - significa colpire ulteriormente l'occupazione, non far emergere il lavoro nero, ed a rimetterci non è solo lo Stato ma anche i giovani alla prima occupazione e le imprese. Non possiamo permettere che agli italiani vengano sottratti questi piccoli strumenti che permettono loro di andare avanti. Resteremo fermi su questa posizione".

La Ciociaria, naturalmente viaggia sul medesimo binario del movimento nazionale, per cui lo stesso Maurizio Lupi, presidente dei deputati di Alternativa Popolare, ha tenuto a precisare la sua contrarietà. "Non siamo assolutamente d'accordo con quanto deciso dalla commissione Lavoro della Camera dei deputati. Il danno all'economia, soprattutto dei piccoli imprenditori, dei lavoratori occasionali, delle famiglie si farà presto sentire". Sono queste le parole di Lupi.

"Abbiamo tutta l'intenzione di evitare un referendum strumentale proposto da chi - continua Lupi - in modo assolutamente contraddittorio usa ampiamente i voucher. Ma non intendiamo farci ricattare dalla Cgil. Se ci sono distorsioni e abusi vanno corretti, ma questo strumento, come avviene anche per i voucher francesi ed i mini jobs tedeschi, deve rimanere e con esso la flessibilità del mercato del lavoro. Ne farebbero le spese i giovani e i precari, che proprio grazie a questo strumento lavorano. Chiediamo che il presidente del Consiglio si faccia garante, durante il periodo di transizione, della presentazione di un decreto che reintroduca elementi di flessibilità. In caso contrario il nostro voto su un decreto che per evitare un referendum riporta indietro di vent'anni il Paese, non ci sarà. Meglio allora sentire che cosa ne pensano gli italiani".

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