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Frosinone, area di crisi complessa, insediato il gruppo di lavoro al mise

Ieri si è insediato ufficialmente il Gruppo di Coordinamento e Controllo per l’area di crisi complessa di Frosinone nominato a seguito del decreto del Ministero dello Sviluppo Economico lo scorso 8 febbraio.  Il Gruppo di lavoro avrà il compito di...

Ieri si è insediato ufficialmente il Gruppo di Coordinamento e Controllo per l’area di crisi complessa di Frosinone nominato a seguito del decreto del Ministero dello Sviluppo Economico lo scorso 8 febbraio. Il Gruppo di lavoro avrà il compito di definire ed attuare il progetto di riconversione industriale dell’area di Frosinone.

L’obiettivo è quello di agevolare gli investimenti sul territorio e creare occupazione attraverso la riqualificazione professionale dei lavoratori disoccupati. Nella riunione di ieri è stato informato il Gruppo di lavoro delle fasi procedurali da seguire e definito un cronoprogramma che porterà entro la fine dell’anno alla definizione dell’Accordo di Programma.

“Si tratta – ha dichiarato il Presidente Pompeo – dell’inizio di un percorso di lavoro importante, ma è solamente il punto di partenza. C’è bisogno di tradurre in risultati concreti l’opportunità dell’area di crisi complessa. E bisogna farlo in fretta perché il nostro territorio vive un’emergenza occupazionale e un disagio economico che necessitano di provvedimenti non più rinviabili”.

“Dietro questo primo risultato c’è stato un grande lavoro fatto sul nostro territorio – ha spiegato Pompeo - in particolare dall’Amministrazione provinciale che, pur non avendo competenza specifica, ha voluto farsi carico di rappresentare agli enti deputati la problematica. Il Consiglio provinciale ha deliberato la richiesta dell’istituzione dell’area di crisi alla Regione e al Ministero lo scorso mese di maggio e a settembre la richiesta è stata accolta”.

“Come Amministrazione provinciale vogliamo farci portavoce dell’emergenza che vive la nostra terra, fotografata dai numeri impietosi degli iscritti alle liste di disoccupazione, oltre 120mila al 31 dicembre 2016; dalla crescita delle ore di cassa integrazione straordinaria; dall’aumento del numero delle crisi aziendali, sia al nord che al sud nostra provincia. Di fronte a questi numeri c’è poco da ragionare, bisogna fare. Per creare occupazione, la provincia di Frosinone ha bisogno di progetti di sviluppo, di riconvertire e ammodernare il sistema produttivo locale, di riqualificare professionalmente il capitale umano. Abbiamo una grande opportunità che si concretizzerà soltanto se sapremo attivare un modello di lavoro sinergico tra tutti gli attori del nostro sistema territoriale con la Regione Lazio e il Mise”

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