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Frosinone, Asta d’arte all’Accademia di Belle Arti - Palazzo Pietro Tiravanti per Accumoli

Sabato 11 febbraio 2017 alle ore 16,00 l’Accademia di Belle Arti di Frosinone promuove un’asta di opere d’arte il cui ricavato è destinato alla Scuola Primaria di Accumoli, paese gravemente colpito dal terremoto del 24 di agosto.

Sabato 11 febbraio 2017 alle ore 16,00 l’Accademia di Belle Arti di Frosinone promuove un’asta di opere d’arte il cui ricavato è destinato alla Scuola Primaria di Accumoli, paese gravemente colpito dal terremoto del 24 di agosto.

Cinquantadue artisti hanno risposto prontamente all’appello, donando le loro opere, affinché l’arte potesse diventare concreto sostegno alle necessità di un territorio profondamente ferito dal cataclisma. Si tratta, infatti, di trasformare il coinvolgimento emotivo ed estetico che l’arte è capace di attivare in un valore di scambio - non di mercato – e conseguentemente in impegno concreto per la ricostruzione, a porre l’accento sul senso stesso dell’arte intesa come gratuità, come spontaneità, come offerta di sé al mondo.

L’asta pubblica, che vede coinvolti così tanti artisti, giovani e meno giovani, docenti di accademia di belle arti e non, vuole appunto porsi come azione concreta, per l’intera comunità, attivando una gara al rialzo, progettata come momento di riflessione e di solidarietà.

Testimonial dell’evento è Micaela Ramazzotti, attrice sensibile e donna generosa, mentre eccezionale battitore d’asta è Sergio Gaddi, esperto di economia e di arte, promotore di grandi mostre. Insieme solleciteranno il pubblico in una gara al rialzo con l’obiettivo di raccogliere i fondi per sostenere i bambini di Accumoli nel loro percorso di crescita.

Le opere donate per l’asta sono esposte negli spazi del MACA – Museo di Arte Contemporanea dell’Accademia di Belle Arti di Frosinone – in una singolare mostra a partire da sabato 28 gennaio.

Gli Artisti:

ITALO BRESSAN, MARIA CRISTINA CAMINO, DOMENICO CARELLA, NICOLA CARRINO, ROBERTO CASIRAGHI, BRUNO CECCOBELLI, MAURIZIO CESARINI, PIERO CESARONI, CARLA CROSIO, ALFRED DE LOCATELLI, IGINIO DE LUCA, PATRIZIO DI SCIULLO, ARON DEMETZ, PIERMARIO DORIGATTI, GAETANO FANELLI, MARIANO FILIPPETTA, EMANUELA FIORELLI, MARIA CRISTIANA FIORETTI, RENATO GALBUSERA, MARIA CRISTINA GALLI, BARBARA LA RAGIONE, SALVATORE LOVAGLIO, DONATO MARROCCO, FRANCO MARROCCO, FELICE MARTINELLI, ALESSANDRO MENDINI, GIORDANO MONTORSI, SERGIO NANNICOLA, FRANCA NAVA, GIULIO PACE, FABRIZIO PLESSI, ALFREDO PIRRI, STEFANO PIZZI, PIERO PIZZI CANNELLA, CARLO PIZZICHINI, ROBERTO PRIOD, PAOLO RADI, FERNANDO REA, GEREMIA RENZI, LUCIA ROSANO, VITANTONIO RUSSO, BEPPE SABATINO, ALESSANDRO SAVELLI, TETSURO SHIMIZU, NICOLA GIUSEPPE SMERILLI, VALDI SPAGNULO, DONATELLA SPAZIANI, ALDO SPOLDI, GIULIANA STORINO, LAURA TONANI, GIORGIO VICENTINI, ANDREA VOLO.

La dichiarazione del Prof. Luigi Fiorletta – Direttore Accademia Belle Arti di Frosinone

Di fronte a disgrazie che colpiscono nostri concittadini, per chi opera nel campo dell’arte e della creatività, della didattica e della formazione, la reazione più immediata è quella avvertire una doppia sensazione di impotenza. Impotenza di fronte alla calamità naturale e impotenza per il fatto di lavorare in un settore in cui si produce sapere e opere d’arte, ma apparentemente non azioni concrete utili per riparare e ricostruire.

Il recente terremoto che ha colpito le zone del Centro Italia tra Umbria, Marche e Abruzzo, ha riaperto per noi operatori del mondo dell’arte questo dilemma.

Cosa può fare l’arte per uscire dai suoi apparati estetici e immateriali, se non mettere le proprie opere al servizio del mondo in modo concreto, effettivo, non contemplativo ma effettuale?

L’asta pubblica che vede coinvolti così tanti artisti e artiste, giovani e meno giovani, docenti di accademia di belle arti e non, a cui vanno tutti i miei più sentiti ringraziamenti ed esternazioni di stima, vuole appunto porsi come una di queste azioni concrete, in cui il ricavato della vendita verrà devoluto in favore della Scuola Primaria di Accumuli colpita fisicamente dalla distruzione del terremoto, in suo sostegno e in suo aiuto.

In qualità di direttore di un’istituzione pubblica quale un’Accademia di Belle Arti ho sentito l’obbligo di dare una risposta pubblica al vuoto lasciato dal terremoto e dalle sue distruzioni di vite umane e di sedimentazioni storiche, occupando questo vuoto con un’azione concreta, una chiamata, felice che tanti artisti abbiano risposto facendosi testimoni in prima persona di una possibilità di ricostruzione e di altruismo libero e disinteressato, di cui sono portavoce le loro opere, auspicando che a questa risposta arrivi anche quella di chi dovrà assumerne le conseguenze mettendo a disposizione le proprie risorse economiche per acquisire opere che diventeranno messaggeri di speranza. Un segnale che non risolverà né azzererà lutti e mancanze, ma che potrà farsene carico a livello pubblico nei modi che sono propri all’arte.

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