Frosinone, cosa sta accadendo attorno a noi nei nostri paesi e tra i giovani del nostro tempo ?
Vengono lanciati forte segnali di allerme dalle comunità di recupero. C’è forte aumento di alcool, fumo e droghe.
Vengono lanciati forte segnali di allerme dalle comunità di recupero. C’è forte aumento di alcool, fumo e droghe.
E’ questa una domanda angosciante perché a leggere le indagini epidemiologiche, le ricerche scientifiche, i dati dell’autorità giudiziaria e gli indici sanitari sembra che la realtà stia sfuggendo di mano in quanto soprattutto tra gli adolescenti e i giovani è in aumento l’uso di alcool, fumo e droghe.
Segnali di allarme che vengono lanciati dagli operatori delle comunità di recupero, da alcune associazioni di volontariato che registrano quotidianamente il disagio giovanile, il malessere adolescenziale e talvolta il vuoto esistenziale che rende incerto, fragile e provvisorio il quotidiano di tanti ragazzi che vivono sia nei piccoli centri che nelle periferie anonime e rumorose delle grandi città.Non stiamo rischiando che a furia di occuparci delle grandi “rivoluzioni copernicane”ci lasciamo sfuggire l’analisi della quotidianità e la ricerca delle soluzioni ai problemi contingenti e pratici ?
Non sta forse succedendo che il fascino dei social network distorce il profilo dei sentimenti e i contorni della realtà?Di certo dobbiamo fare di più per salvaguardare non solo la vita dei giovani ma per dare un senso e un significato eticamente più alto all’impegno politico e all’amministrazione delle nostre comunità.
Bisogna recuperare un dialogo con la scuola oggi imperniata sull’efficientismo e abbarbicata sui programmi ministeriali che vogliono addirittura convincerci che una merenda ecologica consumata in tarda mattinata sia più efficace ed educativa di una sana mensa scolastica.Dobbiamo camminare accanto alla Chiesa e convincere i preti a stare di più in piazza e meno in sagrestia.
Dobbiamo usare un linguaggio appropriato, capire quello che accade attorno a noi e assumerci le responsabilità del governo delle nostre città.Dobbiamo pensare a creare lavoro, a dare possibilità occupazionali durature e dignitose in grado di entusiasmare la voglia di vivere dei giovani.
Dobbiamo richiedere più rispetto per i nostri territori sapendo che la ricetta del "tutto e subito " non risolve nulla ma certamente dobbiamo investire con intelligenza in iniziative e opere che diano coraggio e speranza ai nostri giovani.Creare spazi per l'aggregazione e la crescita sociale, incentivare le attività sportive, dare certezze al futuro e serenità alle famiglie.
Questi sono percorsi obbligati per una politica che vuol essere di aiuto alla società e soprattutto che diventa strumento di rinnovamento e di giustizia sociale.Dr. Arturo Gnesi