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Frosinone, danza e pittura per una sinergia che possa far riflettere con il Natale in vetrina

Domenica 6 dicembre, presso la boutique Antonacci, dalle ore 17.00 alle 20.00, nell’ambito della rassegna “Natale in Vetrina” promosso da Mauna Loa, avrà luogo la performance artistica "#danceforparis" con la partecipazione di Danza Più,

Domenica 6 dicembre, presso la boutique Antonacci, dalle ore 17.00 alle 20.00, nell’ambito della rassegna “Natale in Vetrina” promosso da Mauna Loa, avrà luogo la performance artistica "#danceforparis" con la partecipazione di Danza Più,

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scuola di danza diretta da Enza Venditti, e la collaborazione della pittrice Agnieszka Gotkovszka. L'idea è quella di creare una sinergia tra danza e pittura che possa far riflettere, ciascuno a suo modo, in un momento di grande difficoltà.

In un periodo difficile come quello che stiamo vivendo infatti, in cui è di scena un crimine contro l’umanità intera, DanzaPiù vuole rendere omaggio, attraverso la danza e la pittura, alle vittime degli attentati di Parigi, realizzandolo in un contesto particolarmente significativo come quello del Natale, da sempre momento di riflessione e occasione di nascita e ri-nascita personale.

La performance di danza vedrà protagoniste quattro allieve della scuola che alternandosi daranno vita a veri e propri quadri coreografici sulle musiche di Piaff, Murcof e Schaeffer, volendo così rendere omaggio alle vittime della strage di Parigi. Le tele dipinte da Agnieszka Gotkovszka parimenti sono un tributo ad una città, da sempre simbolo di bellezza, moda, eleganza, cultura, che ora è lesa ed offesa e vogliono essere null’altro che un inno alla pace.

La danza così come la pittura diventano un momento per fermarci, invitandoci a riflettere. L’arte, mai come in questa occasione, si rende rappresentazione, trasformando lo spazio della vetrina in una estemporanea concettuale.

L'evento, già di per se molto particolare per la decontestualizzazione in cui l'arte si trova ad essere posta, trova la sua specificità nell' ”effetto acquario” reso possibile dalla vetrina che pone un filtro, una distanza sonora tra chi è dentro e chi è fuori. La musica infatti potrà essere ascoltata solo indossando delle cuffie che permetteranno ai passanti di decidere se voler essere spettatori o meno di ciò che vedono e quindi, scegliere se interagire o meno con la vetrina, partecipando emotivamente alla performance. Verranno realizzate tele e tableaux che renderanno scenografici gli spazi normalmente occupati dai manichini.

La vetrina si trasforma così in un grande palcoscenico, con la boutique a fare da scenografia, mentre la danza si avvicinerà ai passanti. La sfida è di concentrare la danza in pochi metri, calibrando bene i movimenti.

Non c'è ideologia politica ne ideologia religiosa che possa giustificare morti innocenti, perché non c'è dignità alcuna nel professare la morte. Questo è il messaggio che Enza Venditti attraverso l'ideazione di tutta la performance artistica vuole lanciare.

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