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Frosinone, Doddi (IDV); in Ciociaria è allarme rosso sanità

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: “Definirla sanità da Terzo mondo è fare un complimento. Nel frusinate l’offerta sanitaria pubblica ormai è una chimera, i servizi di emergenza sono ridotti allo stremo, la dirigenza aziendale brancola nel buio e i vertici...

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: “Definirla sanità da Terzo mondo è fare un complimento. Nel frusinate l’offerta sanitaria pubblica ormai è una chimera, i servizi di emergenza sono ridotti allo stremo, la dirigenza aziendale brancola nel buio e i vertici regionali sembrano non

rendersene conto”. Lo denuncia il segretario regionale del Lazio di Italia dei Valori Salvatore Doddi, che spiega: “Gli ultimi episodi riportati sulle cronache dei giornali sono la goccia che fa traboccare il vaso. Un ragazzo infortunatosi su un campo di calcio, da Anagni dove l’ospedale è ormai chiuso da tempo, è stato condotto al pronto soccorso di Frosinone dove, seppure con trauma cranico, ha atteso cinque ore per essere visitato e poi trasportato in un nosocomio romano. Ė inaccettabile che un bacino di utenza di 80 mila residenti non abbia a disposizione un reparto di emergenza e soprattutto è inammissibile che il presidente Zingaretti continui a vantare una rivoluzione della sanità che esiste solo a parole. Lo stesso sindacato Cgil regionale, se non andiamo errati, parla di ‘catastrofe in termini di erogazione dei servizi sanitari’ e non ci sembra lusinghiero, per una Regione che aspirava a imporre un nuovo modello di offerta sanitaria. Ci spieghi il presidente – chiosa il segretario regionale Idv – se intende potenziare la sanità pubblica o volgere lo sguardo altrove, considerato lo stato in cui questa è ridotta”.

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