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Frosinone, l’immaginario di Marco Tirelli nella conferenza del terzo appuntamento de “I Giovedì dell’Accademia”

Il terzo appuntamento delle conferenze in seno all’Accademia di Belle Arti ha visto protagonista l’immaginario di Marco Tirelli. Grandi opere, schizzi e diari dell’artista, questo il percorso su cui si è basato l’appuntamento di ieri nell’ambito...

Il terzo appuntamento delle conferenze in seno all’Accademia di Belle Arti ha visto protagonista l’immaginario di Marco Tirelli. Grandi opere, schizzi e diari dell’artista, questo il percorso su cui si è basato l’appuntamento di ieri nell’ambito de “I Giovedì dell’Accademia” rassegna ideata dal direttore Luigi Fiorletta e giunta alla sua quinta edizione.

L’iter creativo di Marco Tirelli, da anni è sull’onda del successo è stato ripercorso attraverso i suoi lavori, con un percorso a ritroso, che parte dai disegni di grandi dimensioni, passa per i bozzetti e arriva ai diari che conservano schizzi e impressioni dell’autore, l’immaginario di Marco Tirelli si rivela al pubblico nella sua infinita e inaspettata ricchezza. Introdotto dal prof. Dambruoso si è spaziato tra i suoi lavori, in un mondo di forme, pensieri e suggestioni, Tirelli, infatti è noto per la sua pittura ideale, rarefatta, dall’atmosfera metafisica, dove forme geometriche, oggetti scultorei e elementi di ogni genere, vengono fuori, quasi ad interfacciarsi con il visitatore.

Tirelli nel corso della sua conferenza ha commentato le immagini che scorrevano sul grande schermo, ed in più occasioni ha rappresentato il lavoro, come se lo stesso, fosse stato appena realizzato. Le sue infinite gradazioni di grigio, gli stessi neri, che accompagnano l’occhio verso un buio assoluto e nello stesso tempo, il ritorno alla luce rivelatrice che si materializza attraverso il bianco, sono le ‘parole’ delle opere di Tirelli.

Non solo un segno dove il colore e la materia danno vita all’opera, nel percorso di Tirelli ci sono anche le tavole fotografiche, l’enorme archivio di forme e concetti da cui l’artista si lascia ispirare. Centinaia di questi disegni compongono uno dei suoi lavori, in Tirelli, colpisce la coerenza artistica e la capacità di evolvere tenendo lo sguardo fisso su un unico punto, all’orizzonte del proprio percorso artistico.

Al termine della lezione-conferenza, il direttore Luigi Fiorletta, ha consegnato all’ospite il simbolo in bronzo dell’Accademia di Belle Arti di Frosinone, la bocca del David di Michelangelo.

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