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Frosinone, Marcello Pigliacelli: “serve una ventata di aria nuova bene gli investimenti previsti ma ora puntiamo sul manifatturiero e su politiche sinergiche tra la Ciociaria e Latina”

Una ventata di aria nuova: se ne avvertiva il bisogno e adesso non bisogna fermarsi. Ma dobbiamo pure metterci del nostro.

Una ventata di aria nuova: se ne avvertiva il bisogno e adesso non bisogna fermarsi. Ma dobbiamo pure metterci del nostro.

Il fatto che la Regione Lazio abbia previsto 3,5 milioni di euro per un programma di interventi sulle opere infrastrutturali a sostegno delle piccole e medie imprese dell’indotto Fiat è una novità fondamentale. Un segnale di straordinaria attenzione che arriva dopo la presentazione della “Giulia”, la cui produzione inizierà ad ottobre (cioè domani) presso lo stabilimento di Piedimonte San Germano. Ma ci sono anche ulteriori fondi per 1 milione e 260mila euro. Senza dimenticare i 70 milioni di euro che l’Unione Europea mette a disposizione per le filiere produttive e i settori industriali che presenteranno progetti di riqualificazione industriale.

Positivo anche il fatto che il presidente della Provincia Antonio Pompeo abbia annunciato che le gare di appalto per il rifacimento delle strade attorno all’area industriale cassinate saranno indette entro ottobre.

Una ventata di aria nuova, dicevamo: questo attivismo può e deve diventare “contagioso”. Anche e soprattutto in considerazione del fatto che Fca ha indicato una strada, al tempo stesso obbligata e virtuosa, che questa provincia deve seguire: rendere attrattivo il territorio “paga” in termini di investimenti. E allora il salto in avanti va fatto su quella che è sempre stata un’eccellenza dell’Italia e della provincia di Frosinone: il manifatturiero.

Ho tanti segnali di imprenditori che sono disposti a tornare ad investire in Ciociaria. Creiamo le condizioni affinché lo facciano. Migliorando la viabilità innanzitutto, ma anche mettendoci in una prospettiva ambiziosa e probabilmente “visionaria” (nel senso positivo del termine): determiniamo sinergie tra le province di Frosinone e di Latina. Il futuro è lì. Gli investimenti produttivi devono avere come “location” il Basso Lazio.

Un esempio: il settore chimico-farmaceutico delle province di Frosinone e di Latina primeggia in Italia. Uniamo le forze. Ma facciamolo anche in altri ambiti. C’è bisogno di coraggio, certo. Mettiamolo in campo!

Lasciamo stare le bandierine e le logiche da “derby”, guardiamo alle potenzialità che questi territori hanno se uniti. L’autostrada, lo sbocco al mare, le superstrade. Ma non fermiamoci: miglioriamo tutto questo. E sfruttiamo una buona volta i chilometri di banda larga e fibra ottica che l’area industriale di Frosinone ha.

La Camera di Commercio di Frosinone c’é: dagli investimenti della Fca a Cassino deve svilupparsi una ventata di aria nuova che arrivi dappertutto. Il manifatturiero è sempre stato il perno dello sviluppo: ci sono le possibilità di rimetterlo in moto. Facciamolo. E pensiamo anche a rilanciare l’edilizia, vero volano del rilancio economico.

I Consorzi industriali possono svolgere un ruolo decisivo, a patto che guardino agli obiettivi da raggiungere e taglino rami secchi e sprechi dannosi.

Oggi il mercato è globale: italiano, europeo, mondiale. Unire Frosinone e Latina in uno sforzo congiunto è fondamentale per essere competitivi. C’è bisogno di sinergie, non di divisioni.

Facciamolo!

Marcello Pigliacelli

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