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Frosinone: oh bello, ciao ciao

Due fatti politici clamorosi, a grande distanza spaziale  ma a breve distanza temporale l’uno dall’altro. Il primo la rovinosa caduta della Clinton in America e della sua ambizione di diventare presidente della più grande potenza mondiale. 

Due fatti politici clamorosi, a grande distanza spaziale ma a breve distanza temporale l’uno dall’altro. Il primo la rovinosa caduta della Clinton in America e della sua ambizione di diventare presidente della più grande potenza mondiale.

Sembrava cosa fatta dato il sostegno pressoché generale dei cosiddetti poteri forti. La disastrosa conclusione è stata soprattutto una disfatta a sorpresa dell’establishment economico, politico e mediatico americano di contorno.

Il secondo è il crollo della poltrona su cui si era accomodato il rottamatore Renzi, senza essere stato eletto ma sostenuto dai poteri forti, politico, economico e mediatico italiani e non solo. Evento questo caratterizzato da due fatti straordinari che non si verificavano da tempo nella nostra società : la grande affluenza di elettori in un referendum popolare e la vittoria netta del No con il 59,10% contro il SI’ del 40,81%. I cittadini si sono riversati nelle urne in maniera massiccia rendendosi conto che la posta in palio era rappresentata dal futuro delle loro vite e di quello dei loro figli.

La svolta è maturata lentamente, ma costantemente, durante gli ultimi tre anni in cui gli italiani hanno capito di essere oggetto di un premier mal sopportato e forse deriso in Europa (“ragazzotto impertinente”) ma forte e determinato a diventare padrone assoluto dell’Italia anche a costo di piegare alla sua ambizione persino la carta fondamentale, la Costituzione repubblicana. Ci riferiamo ai milioni di italiani, quelli che non sanno più come arrivare a fine mese, quelli che hanno perso il lavoro e quelli che hanno visto svanire i depositi bancari a causa di una politica del credito interessata e sbagliata, mentre il premier Renzi pensava alla grande, alle macroregioni (più facilmente dominabili) e a comprare per capriccio (euro 200 milioni ?) un aereo presidenziale (Air Force Renzi) che costa ai cittadini migliaia di euro al giorno di spese.

La robusta percentuale di successo dei sostenitori del NO alla riforma Renzi-Boschi sta a significare l’esigenza di conservare compattezza sia per respingere le mire di quanti già stanno tentando di dividere la coalizione vincente sia nella definizione di una nuova legge elettorale, auspicabilmente in senso proporzionale, che va fatta con il concorso di tutti.

Le due vicende politiche avanti accennate, che potremmo definire in sintesi “la caduta degli Dei”, dovrebbero servire di esempio a quanti, nel nostro paese e a livello locale, aspirano ad amministrare con spirito autoritario. In particolare coloro che in qualche modo abbiano già provato ad ergersi al di sopra dei diritti e delle libertà di tutta una cittadinanza la quale invece rifiuta di essere asservita agli interessi personali di chicchessia.

Dott. Costantino Ferrara

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