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Frosinone, Sanità grande vittoria del capoluogo. Quattro alte specialità e Dea di II livello richiesto per il 2015

Per la città di Frosinone - ha dichiarato il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani, oltreché presidente della conferenza dei sindaci sulla sanità locale - e per l’intera provincia si apre una fase nuova nel riassetto della sanità locale. Dopo un...

Per la città di Frosinone - ha dichiarato il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani, oltreché presidente della conferenza dei sindaci sulla sanità locale - e per l’intera provincia si apre una fase nuova nel riassetto della sanità locale. Dopo un lungo confronto costruttivo con la dottoressa Mastrobuono, abbiamo ottenuto un risulto insperato fino a qualche settimana fa, con l’attivazione di quattro alte specialità, come l’unita di terapia neurovascolare, la chirurgia vascolare, la neurochirurgia, la radiologia interventistica, nel periodo 2014-2015. Dopo il varo di tali alte specialità, a fine 2015, sarà formalizzata la richiesta ufficiale al Mef e al Ministero della Salute, per il tramite della Regione Lazio, pronta al riconoscimento del Dea di II livello nel presidio unificato Frosinone-Alatri.

Hanno votato a favore della proposta di riorganizzazione della sanità provinciale 22 sindaci contro 17, per un totale di 220.000 voti di rappresentanza contro 95.000, seguendo il criterio del voto ponderato. Sulla stessa linea si sono pronunciati, tra gli altri, anche i sindaci di Cassino, Sora e Anagni, ove hanno sede le principali strutture ospedaliere della provincia di Frosinone.

ECOSISTEMA SCUOLE: FROSINONE PRIMA NEL LAZIO

Grande riconoscimento per la nostra città: prima nel Lazio e ventiduesima in Italia per quanto riguarda “Ecosistema scuole”, il noto dossier annuale di Legambiente che monitora la situazione negli istituti scolastici per quanto riguarda l’edilizia scolastica, in particolare la sicurezza e lo stato degli istituti scolastici. Un risultato molto positivo che sta a testimoniare il grande lavoro che sta svolgendo l’amministrazione comunale nel settore dell’edilizia e dei servizi scolastici. I dati positivi per il capoluogo riguardano in particolare le mense biologiche, il servizio bus, gli impianti elettrici a norma, la prevenzione antincendi dove il nostro comune è tra i pochi nella Regione Lazio in cui tutti gli edifici scolastici hanno il certificato di prevenzione incendi.

La fotografia scattata da Legambiente sulle strutture e i servizi della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado di 94 capoluoghi di provincia vede Frosinone primeggiare in alcuni specifici settori. In particolare la cittadina ciociara si caratterizza per la somministrazione di pasti 100% bio, insieme a Bolzano, Cuneo, L’Aquila e Pisa, mentre garantisce il servizio di scuolabus a tutte le scuole, al pari di pochi altri capoluoghi come Imperia, Macerata, Olbia e Siena.

“Il risultato del dossier di Legambiente – ha dichiarato il sindaco Nicola Ottaviani – è la dimostrazione del costante e proficuo lavoro che la nostra amministrazione sta portando avanti da alcuni anni nel settore educativo e culturale. Risultare primi in tutto il centro sud e ventiduesimi in assoluto nella graduatoria nazionale, su una tematica così importante e delicata come l’edilizia e la sicurezza scolastica, è per noi motivo di orgoglio civico e incentivo a proseguire sulla strada del miglioramento della qualità della vita. In particolare voglio sottolineare l’impegno profuso dagli assessorati ai Lavori Pubblici e Manutenzioni, per garantire la massima vivibilità e salubrità degli edifici scolastici, con i numerosi interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Il risultato del dossier è il giusto premio al nostro costante impegno che vede il capoluogo tra l’altro, primeggiare in servizi così importanti come quello dello scuolabus e per l’elevata presenza di prodotti biologici nei pasti delle mense. In definitiva, è evidente l’attenzione globale per tutto il mondo della scuola, premiata con i dati attenti e precisi di Legambiente".

ANCORA UN GRANDE SUCCESSO AL NESTOR CON LO SPETTACOLO “NON È VERO MA CI CREDO”

Dopo il primo spettacolo della rassegna “Teatro comune, teatro per tutti”, andato in scena lo scorso 29 ottobre, con la straordinaria performance di Giuliana De Sio, ieri sera, martedì 11 novembre, altro grande successo di pubblico e di critica con il secondo spettacolo in programma nel ricco cartellone della stagione teatrale comunale. A divertire per quasi due ore le tante persone presenti lo spettacolo di “Non è vero ma ci credo” di P. De Filippo per la regia di Alessio Pizzech con Sebastiano Lo Monaco.

Il commendatore Gervasio Savastano è tormentato dalla superstizione; i suoi affari non vanno bene, arrancano faticosamente e lui sospetta che la colpa sia di un suo impiegato, Belisario Malvurio, cui attribuisce un influsso malefico, sarebbe insomma un poco iettatore. Anche in famiglia ci sono problemi: sua figlia Rosina si è innamorata di un giovane impiegato, che il commendatore ritiene non all’altezza del rango borghese, peraltro, della ragazza. All’improvviso, però, la fortuna sembra ricordarsi del commendatore Savastano. Nell’azienda capita un giovane, Alberto Sammaria e, con il suo arrivo, gli affari cominciano di colpo ad andar bene. Anche la figlia del commendatore sembra aver ritrovato la serenità e il giovane di cui era perdutamente innamorata è diventato un lontano ricordo. Il fatto è che il novizio aziendale ha la gobba, una magnifica gobba beneagurante, una gibbosità portafortuna, secondo l’antichissima superstizione diffusa in tutta l’area mediterranea.

Ora il prossimo appuntamento è per martedì 25 novembre quando sul palcoscenico del teatro comunale Nestor andrà in scena “Amadeus” di P. Shaffer per la regia di Alberto Giusta con Tullio Solenghi.

Amadeus è il titolo della piece teatrale in due atti scritta da Peter Shaffer nel 1978, da cui è stato successivamente tratto l’omonimo film del 1984 diretto da Milos Forman, che ebbe grandissimo successo. Il dramma racconta il tentativo del compositore italiano Antonio Salieri di distruggere la reputazione dell’odiato avversario Wolfgang Amadeus Mozart. Shaffer scrive la piece traendo spunto dal dramma di Puskin intitolato Mozart e Salieri in cui quest’ultimo per gelosia ed invidia avvelena Mozart. Nel testo di Shaffer non vi è unità di tempo e di luogo. L’ambientazione cambia vertiginosamente dalle fine del ‘700, periodo in cui Mozart preceduto dalla sua fama incontra Salieri a Vienna, al primo ventennio dell’800 nel quale Salieri, ormai vecchio e malato mette in giro la voce infondata di aver assassinato Mozart nel 1791. Perché? Per essere ricordato anche lui dai posteri! Se non come musicista almeno come assassino! Invidia, rabbia, senso di impotenza, bisogno d’amore e di libertà, indignazione sono le passioni che muovono ed animano i protagonisti della storia e gli altri personaggi che gravitano intorno a loro. Amadeus è un capolavoro di modernità vestita con gli abiti del settecento, e Gank ha l’occasione imperdibile di poter lavorare con un attore del calibro di Tullio Solenghi, che interpreterà Salieri, protagonista assoluto della piece, e di ammirare in lui quella vena drammatica, non senza punte di ironia e divertimento, che molti grandi attori comici possiedono. Rileggere Amadeus (Aldo Ottobrino, uno dei migliori talenti del panorama teatrale italiano ed europeo), cercando di fuggire forme stereotipate di mises en scene vecchie e decadenti, privilegiando la bellezza degli ambienti e dei costumi, la profondità del racconto, il gioco attoriale, la relazione viva tra i personaggi e in ultimo ma non per ultimo la splendida musica di Mozart a sottolineare i cambi di tempo, di luogo e gli stati d’animo: questa è la nostra sfida! Far rivivere Mozart e il suo tempo è far conoscere la sua battaglia per la libertà dell’uomo come individuo e come artista che si affranca dalla concezione Teocentrica del mondo per abbracciare gli ideali dell’Illuminismo e, quindi della Rivoluzione Francese.

A seguire si terranno gli altri spettacoli: giovedì 4 dicembre “L’avaro” di Moliere per la regia di Claudio Di Palma con Lello Arena, Fabrizio Vona e Francesco Di Trio. Lunedì 5 gennaio “A piedi nudi nel parco” con N. Simon per la regia di Stefano Artinssunch con Vanessa Gravina. Lunedì 26 gennaio “Quattro buffe storie” di L. Pirandello e A. Cechov per la regia di Glauco Mauri con Glauco Mauri e Roberto Sturno. Martedì 17 febbraio “Una famiglia quasi perfetta” scritto e diretto da Carlo Buccirosso con Carlo Buccirosso. Lunedì 9 marzo “Il visitatore di E. E. Schmitt per la regia di Valerio Binasco con Alessandro Haber e Alessio Boni. Lunedì 23 marzo “Il mercante di Venezia” di W. Shakespeare per la regia di Giancarlo Marinelli con Giorgio Albertazzi e infine chiusura con “Sogno di una notte di mezza sbornia” di E. De Filippo per la regia di Armando Pugliese con Luca De Filippo.

Di seguito elenchiamo i prezzi dei singoli spettacoli:

i biglietti hanno il seguente costo: per il primo settore 19 euro intero e 15 ridotto, secondo settore 16 euro e 13 ridotto, terzo settore intero 13 e 10 ridotto.

Per informazioni e acquisto abbonamenti e biglietti ci si può rivolgere ai seguenti recapiti: Multisala Nestor telefono 348 7749362 e info@multisalanestor.it oppure al Comune di Frosinone ai numeri telefonici 0775 265586 e 0775 265503 e daniela.bordignon@comune.frosinone.it.

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