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Frosinone, servizio idrico, la consulta d’ambito stabilisce un incontro con il gestore per la settimana prossima

La Consulta d’Ambito dell’AATO 5, nella riunione di oggi, ha deciso di convocare il gestore del servizio per l’inizio della prossima settimana. Un incontro finalizzato ad affrontare tutte le problematiche che il servizio idrico della provincia di...

La Consulta d’Ambito dell’AATO 5, nella riunione di oggi, ha deciso di convocare il gestore del servizio per l’inizio della prossima settimana. Un incontro finalizzato ad affrontare tutte le problematiche che il servizio idrico della provincia di Frosinone presenta al momento, senza tralasciare nemmeno l’aspetto legato al Piano tariffario.

La Consulta ha contestualmente deciso di fissare al 12 dicembre l’Assemblea dei Sindaci, con all’ordine del giorno, per la terza volta, la determinazione delle tariffe per il periodo 2016-2019, oltre alla proposta di rescissione contrattuale presentata dai sindaci di centrodestra.

In merito alla determinazione delle tariffe va ricordato infatti, che lo scorso 17 novembre l’AEEGSI ha diffidato l’Ambito territoriale ad adempiere ad un obbligo di legge, visto che in sede di Assemblea, sia a luglio che a settembre, era passata la decisione dei sindaci del centrodestra di non approvare la proposta di tariffa. Il risultato di questa decisione, al momento, è il rischio per i cittadini di un conguaglio di 77 milioni di euro, mentre la proposta della Segreteria Tecnico Operativa abbatteva tale conguaglio con clausole di salvaguardia per le fasce meno abbienti e interventi per il miglioramento del servizio.

CONVOCAZIONE ATEM FR2, POMPEO E AMATA: “IL SINDACO D’ALESSANDRO PENSA DI GIOCARE ALLA PLAY STATION ISTITUZIONALE”

“La convocazione dell’Assemblea dei Sindaci dell’Atem Fr2 da parte del sindaco di Cassino è allarmante. Oltre all’arroganza di chi pensa di sostituirsi ad un Ente designato come capofila da un’assemblea che si è espressa all'unanimità dei Sindaci presenti e che ha indicato, in accordo con la proposta avanzata dai Sindaci di Cassino, Sora, Ceccano e Pontecorvo, come Stazione appaltante la Provincia di Frosinone ai sensi dell’art. 2 del DM 226/2011, purtroppo evidenzia anche una scarsa conoscenza delle regole amministrative minime per chi riveste ruoli istituzionali. Aspettiamoci, a questo punto, che il sindaco D’Alessandro convochi a Cassino anche la seduta del prossimo consiglio provinciale”.

E’ quanto affermano il Presidente della Provincia Antonio Pompeo e il vicepresidente Andrea Amata, in merito alla nota che il sindaco di Cassino ha inviato ai Comuni dell’ambito Atem Fr2.

“Ora si sta veramente esagerando, con un atto di manomissione delle regole di convivenza istituzionale, che mortifica la volontà dei Comuni che già si sono espressi nel designare la Provincia come Stazione appaltante per individuare il soggetto gestore della rete di distribuzione del gas. Una folkloristica iniziativa che arriva ancora una volta da parte di chi pensa che ricoprire il ruolo da sindaco equivalga a giocare alla play station. Lo ha dimostrato già sull’acqua, ed è arrivata la diffida dell’Autorità dell’Energia; lo sta riproponendo sul gas, pensando che in questo modo l’attenzione si sposti rispetto alle problematiche di cui dovrebbe veramente interessarsi.

Il sindaco di Cassino, infatti, pur di dare segnali di presenza, tenta di politicizzare ogni ambito, non rendendosi conto che così fa l’esatto opposto dell’interesse dei cittadini. Senza considerare che questa pagliacciata va contro il principio della continuità amministrativa, anche perché già è stato comunicato al Ministero dello Sviluppo Economico e alla Regione Lazio che la Provincia è stata individuata quale Stazione appaltante per l’Atem Fr2.

Infine, il sindaco D’Alessandro si sostituisce all’Ente Provincia e ai sindaci del territorio in modo unilaterale, proponendo, così come scritto nella convocazione, l’approvazione delle linee guida d’ambito che in base alla convenzione predisposta e approvata dall’Assemblea con maggioranza qualificata vanno concordate con gli Enti locali.

“Non ci vogliamo rendere responsabili e complici - concludono Pompeo e Amata - di atteggiamenti ostruzionistici che hanno il solo scopo di rendersi inadempienti rispetto a quanto disciplinato dalla normativa vigente, scaricando sui cittadini il costo di premeditate inosservanze e manie di protagonismo, suggerite, forse, da altri. Il rischio infatti è che D’Alessandro sia il responsabile del commissariamento dell’ambito”.

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