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Fumone, il borgo dei sogni e delle pizzerie nascoste

Siamo abituati  a camminare di notte nei nostri bellissimi paesi del nord della Ciociaria dove difficilmente si incontrano persone che stanno facendo altrettanto, ma l’altra sera siamo stati invitati da Claudio Bono pizzaiolo (ex San

Siamo abituati a camminare di notte nei nostri bellissimi paesi del nord della Ciociaria dove difficilmente si incontrano persone che stanno facendo altrettanto, ma l’altra sera siamo stati invitati da Claudio Bono pizzaiolo (ex San

Michele Serrone ecc.. oggi maestro pizzettaio a Roma con una importante casa di Pizza e più volte campione Italiano e del mondo) che ci ha fatto entrare nel paese dei sogni: Fumone. Sembra incredibile ma è cosi.

Incamminarsi lungo i bellissimi vicoli di Fumone e trovare i negozi aperti alle 21 che vendevano le loro mercanzie, passando al di sotto del Castello, dove è stato recluso nell’angusta stanza Celestino V, ci ha fatto tornare in mente l’ultimo Premio Fiuggi organizzato dall’Ente Fiuggi di Giuseppe Ciarrapico.

Oggi, dove ci sono dei tavoli per una pizzeria, allora nel 1989, vi era la Banda Città di Fiuggi che per tutta la mattinata aveva suonato perché sopra nel bellissimo belvedere, giardino pensile più alto d’Europa, vi era il presidente del Consiglio incaricato Giulio Andreotti che spiegava il panorama al sen. Giovanni Spadolini (presidente del senato) e tutti gli altri invitati italiani di alto rango che poi hanno pranzato appunto su quella bellissima veranda naturale, dove sono accadute tante altre cose che non vi annoio nel raccontare.

Scusate questa digressione ma non potevamo farne a meno. Orbene, con il nostro amico Claudio ci siamo incamminati in una caratteristica pizzeria da Valter sita in Via Umberto I vicino la Cattedrale, posta nel cuore del bellissimo borgo di Fumone, con all’ingresso un posto per una ventina di persone, ma vi è anche un'altra stanza fuori, per altre 50 persone, dove ci è stata servita una pizza di primordine, gustosa e leggera nello stesso tempo, almeno quella che abbiamo assaggiare noi, io e mia moglie.

Ma la sorpresa non era solo la pizza è stata anche la passeggiata all’interno dellla cittadina dove abbiamo visto un borgo che dovrebbe essere premiato come uno dei migliori d'Italia, sia per come è tenuto, molto pulito. Ma le sorprese non sono finite qui, perché alla Taverna del Barone, il primo ristorante di Fumone che ha aperto i battenti almeno 25 anni fa e noi eravamo presenti, abbiamo trovato che si serviva un cena d’epoca con tanto di camerieri, mangiafuoco, e altri giostranti che hanno allietato gli astanti, delle due sale riempiete fino all’inverosimile, mentre loro era fuori vicino al braciere di un fuoco che ardeva per riscaldare non solo il corpo ma anche il loro lavoro. Poi ci hanno spiegato che questa cena viene fatta solamente l’ultimo venerdì del mese.

Giancarlo Flavi

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