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La Regione aderisce alla carta nazionale sui contratti di fiume

Politiche scritte dal basso per la gestione dei fiumi trasparenza, obiettivi condivisi e progetti validi. Ora nessuno si tiri indietro

Politiche scritte dal basso per la gestione dei fiumi trasparenza, obiettivi condivisi e progetti validi. Ora nessuno si tiri indietro

Uno strumento concreto per proteggere il territorio, evitare i piccoli e grandi drammi che stiamo vedendo in questi giorni in Italia e pensare allo sviluppo. Il fiume torna ad essere al centro della comunità e non più fonte di pericolo. E’ questa la forte azione innovativa che la Regione adotterà grazie all'adesione alla “Carta Nazionale sui Contratti di Fiume “ decisa oggi in Giunta regionale su proposta dell'Assessore Fabio Refrigeri.- Così Daniela Bianchi, consigliera regionale del gruppo "Per il Lazio". L’azione segue la Mozione presentata nel marzo scorso dalla consigliera regionale Daniela Bianchi, sostenuta anche dai consiglieri Cristiana Avenali, Rosa Giancola e Riccardo Valentini del gruppo “Per il Lazio” e Mauro Buschini del gruppo “PD” che chiedeva proprio alla Giunta di riconoscere i Contratti di Fiume come forme di programmazione negoziata su tutti i bacini regionali. Approvata la delibera, la Regione avrà il compito di iniziare a coordinare tutte le azioni sui territori, per far partire i primi Contratti di Fiume del Lazio, tra cui quello del fiume Cosa. In particolare, per il fiume della città di Frosinone esiste già un protocollo di intesa tra Provincia di Frosinone, Comune e Associazioni che nel settembre scorso ha istituito una prima cabina di regia. Ora, con la Delibera di Giunta della Regione, si dà valore a questa azione spontanea di cittadini e associazioni locali. -A distanza di pochi mesi dalla mozione che ho presentato - riprende la Consigliera - la Giunta ha fatto sua questa indicazione, riconoscendo i Contratti di Fiume strumenti decisivi per trasformare i corsi fluviali da problema a risorsa. Come? Con l’avvio di azioni di gestione dei bacini condivise tra tutti coloro che vivono e abitano i territori: associazioni di categoria e ambientaliste, imprenditori e industriali, camere di commercio, consorzi ed enti locali potranno decidere assieme il futuro delle aree fluviali. Una governante trasparente, capace di trasformare i no degli ambientalisti in proposte, e soprattutto di dare una idea complessiva e non parcellizzata del Fiume. A valle si saprà cosa succede a monte, con azioni di prevenzione sulle alluvioni e di progetti di sviluppo sostenibile nelle aree inquinate. Vengo infatti unite le politiche contro il rischio idrogeologico con quelle per la tutela ambientale. Le comunità locali saranno chiamate ad un grande sforzo: costruire una visione condivisa che si poggi su vocazioni e risorse umane, economiche ed ambientali disponibili, accantonando conflitti per dialogare su progetti concreti.- I Contratti di Fiume permettono tutto questo, con una governace locale che prevede dei passi ben precisi per raggiungere degli obiettivi di sostenibilità ambientale e sviluppo economico. Si parte dalla costruzione della rete tra gli attori locali, per poi passare alla definizione delle regole e degli strumenti da utilizzare. Lo step successivo è la scelta di obiettivi misurabili: bonifica della aree, messa in sicurezza degli argini, interventi di monitoraggio, politiche di green economy etc. Si passa poi alla stipula del contratto vero e proprio tra tutti i soggetti coinvolti. Infine il passo più importante: la costante valutazione dei risultati ottenuti. Le regole e gli obiettivi da raggiungere vengono dunque scritti insieme, con la massima trasparenza, partecipazione e allargando lo sguardo sull’intero bacino del fiume e non al singolo tratto. -Con i Contratti di Fiume- conclude la consigliera - potremmo sfruttare al meglio le risorse messe a disposizione dalla Regione con la nuova programmazione UE 2014-2020 facendo decidere direttamente ai territori il modo migliore di investire questi soldi. Non solo, questo strumento permetterà di aggregare tutti gli attori locali per partecipare a finanziamenti e bandi nazionali ed europei. Diremo basta a speculazioni che non hanno nulla a che fare con l’interesse generale, alla gestione oscura e poco efficace di fondi. E lo faremo chiedendo l’impegno di tutti nel tramutare le proteste in proposte e le dichiarazioni del giorno dopo i disastri ambientali in progetti di intervento risolutivi. AVENALI, CONTRATTI DI FIUME – LA REGIONE LAZIO SIA CABINA DI REGIA PER IL CONTRATTO DI CONTRATTI “I Contratti di Fiume sono uno strumento di programmazione importante, che valorizza la negoziazione e la partecipazione. Si tratta di una risorsa importante per il coordinamento tra la le tematiche e le normative sulla gestione e tutela delle acque e per la difesa del suolo” – afferma Cristiana Avenali, Consigliera regionale del gruppo Per il Lazio e componente della Commissione Ambiente. “Per questo, è fondamentale che la Giunta abbia approvato, nella seduta odierna, la Delibera che sancisce l’Adesione della Regione alla Carta Nazionale dei Contratti di Fiume, anche perché la Regione Lazio sta lavorando insieme alle altre Regioni che già aderiscono alla Carta nazionale per far inserire nel PON finanziamenti dedicati per i Contratti di Fiume. A settembre, è stato approvato dalla Commissione Ambiente della Camera l’emendamento che inserisce i Contratti di Fiume nel “collegato ambientale” alla legge di stabilità, avviando il riconoscimento a livello nazionale. Il ruolo della Regione Lazio sarà poi importante nei prossimi mesi, per il coordinamento e la regia di tutti i Contratti di Fiume nella Regione con quello che viene chiamato il “Contratto di Contratti” continua Avenali. “Recentemente ho partecipato all’interessante convegno promosso dai Sindaci che hanno firmato il Manifesto di intenti per il Contratto di Fiume della Media Valle del Tevere, tenutosi a Magliano Sabina. Tanti interventi degli amministratori locali e di esperti hanno sostenuto i Contratti di Fiume, proprio come buona pratica di collaborazione per valorizzare le ricchezze del territorio, per salvaguardare il bacino del Tevere e rilanciarlo come risorsa per turismo, sport, produzione e agricoltura sostenibile”. Conclude Avenali: “C’è bisogno di una governance e di una visione unitarie per il Fiume, ed il Contratto di Fiume è un ottimo strumento per la partecipazione del territorio, anche per costruire insieme la proposta di legge di istituzione del Parco Regionale del Fiume Tevere che ho presentato, anche per arrivare ad una riqualificazione ambientale, ed a garantire una gestione del territorio che possa contribuire al rilancio economico e occupazionale della Regione”. ROMA, II^ EDIZIONE PROGETTI PER LE SCUOLE 2014-2015 A CURA DI ABC ARTE BELLEZZA CULTURA Sarà presentato durante una conferenza Stampa, che si terrà presso la sala Tevere della Presidenza della Regione Lazio i proggetti ABC Arte Bellezza e Cultura, alla presenza dekl Presidente Nicola Zingaretti, venerdì 21 alle ore 10. Intervengonoil Vice Presidente della Regione Lazio Massimiliano Smeriglio, il Direttore Generale per il Cinema del MiBACT Nicola Borrelli, il Presidente della Commissione Cultura del Consiglio regionale Eugenio Patanè, il coordinatore del Progetto ABC Giovanna Pugliese. I “Progetti per le scuole” sono promossi dalla Regione Lazio attraverso il Progetto ABC Arte Bellezza Cultura nell’ambito di “Fuoriclasse” – Idee e Progetti per una scuola protagonista in collaborazione con Assessorato alla Formazione, Ricerca, Scuola e Università della Regione Lazio, Roma Capitale e con Istituto Luce Cinecittà, Giornate degli Autori, Associazione Fondo Alberto Moravia, Bianca Film, Roma Lazio Film Commission, Nu Factory e il sostegno della Direzione Cinema del MiBACT. Tornano a grande richiesta, anche per il 2014-2015, i “Progetti per le Scuole” promossi dalla Regione Lazio che si arricchiscono di iniziative e nuovi filoni d’approfondimento: “Racconti in movimento. Immagini, suoni e social” sulla realtà di scuola, città e lavoro; “Il Bene e il Male”. Moravia, Calvino, Sciascia”, scrittori dai destini intrecciati; “Resistenza in lettere”, ideali, dolore, passione negli ultimi scritti inviati ai famigliari dai ragazzi che tra il ’43 e il ‘44 venivano condannati a morte. Progetti nuovi che si aggiungono ai già sperimentati “Cinema&Storia” e “Cinema&Società” - al vertice del gradimento di studenti e insegnanti - o “Il terrorismo raccontato ai ragazzi”. Storia, società, letteratura, forme della comunicazione, dell’espressione e della narrazione sono elementi portanti dei progetti, visti attraverso cinema, libri, lettere, fotografia, musica, web. A cui hanno aderito 269 adesioni per 89 scuole del territorio regionale

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