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Paliano, Alfieri Chi! È il nuovo appellativo coniato a Frosinone dalla politica provinciale

Alfieri chi! Così è stato definito in provincia il video-selfiemaniaco sindaco di Paliano che sta vivendo un momento politico molto movimentato perché la maggioranza del presidente Pompeo sarebbe andata in crisi dopo il colpo dato dai sindaci del...

Alfieri chi! Così è stato definito in provincia il video-selfiemaniaco sindaco di Paliano che sta vivendo un momento politico molto movimentato perché la maggioranza del presidente Pompeo sarebbe andata in crisi dopo il colpo dato dai sindaci del Centro Destra che contestato gli aumenti dei canoni per l’acqua pubblica.

Questa è la politica. Diceva un grandissimo personaggio della Prima Repubblica e mai come adesso ha ragione il più volte presidente del Consiglio Giulio Andreotti: la politica è una scienza esatta. Se fatta bene. Paga. (ovviamente in termini di risultati politici).

Quale appeal può avere un sindaco che non è umile, ha tanta prosopopea e che è stato eletto con un quarto dei voti e che quindi ha tutta la popolazione contro a livello politico? Il nostro Alfieri chi! deve la sua chance politica al Sen. Francesco Scalia che lo ha fatto eleggere alla provincia, dove siamo quasi sicuri resterà fino alle prossime elezione dopodiché sarà costretto a tornare nel suo alveare politico locale, anche perché si vede lontano un miglio che non ha la stoffa per crescere.

Non sa stare in mezzo alla gente. Disattende le amicizie politiche locali, che pure suggeriscono cose buone da fare. Il paese è abbandonato. La città, soprattutto nel centro storico è sporca. Un’amministrazione comunale che non si è mai data un programma preciso di sviluppo che sta vivendo alla giornata, ed oggi sta inseguendo la chimera della Selva con i "bruscolini" che arrivano dalla Regione ma senza un'idea precisa sul da farsi.

Inoltre, si fanno sempre più insistenti le voci che all’interno della maggioranza i rapporti non siano più così idilliaci. Più di qualche personaggio di primo piano sta scalpitando per le ire politiche di Alfieri chi! Andato in fibrillazione al primo colpo politico che è stato assestato.

A Paliano sta accadendo di tutto: dipendenti comunali che si stanno appropriando di terreni demaniali e il sindaco chi ! Non fa niente. Il Campo sportivo e tutte le strutture li presenti al momento sono affidate con un artifizio giuridico per non fare il bando di gara aperto a tutti. Ossia la società ha cambiato i presidenti e si è riunificata per mantenere la gestione del nuovo centro sportivo che, invece, di portare benefici, ai nostri ragazzi sta portando tanti guai politici agli amministratori. La minoranza era contraria a spendere i 500 mila euro per il manto erboso, anche perché i pulmini che trasportano i ragazzi a scuola sono sempre più vecchi e obsoleti ma non si trovano, pare, i fondi per rinnovare il parco autobus-scolastici. Così, l’amministrazione Comunale che fa? affida ad amici degli amici l’incarico di gestire in modo provvisorio gli scuolabus, per trasferire il personale all’interno degli uffici. Adesso le corse sono aumentate, perché si debbono accompagnare gli studenti alla sezione distaccata dell’alberghiero di Fiuggi, situato a San Procolo, dove il Vescovo Sigalini ha chiesto di andare con molta umiltà durante l’ultima visita al Consiglio Comunale. A differenza di Alfieri chi? Che invece lo ha snobbato durante il Festival della Preghiera con il vicino parco Naturale La Selva che stava andando a fuoco. Facendogli escamare : “Ma.. dove sta il Sindaco”. Il vescovo ha chiesto una chiesa per la popolosa frazione di San Procolo, troppo distante dal centro e dalla chiesa di Santa Maria Pugliano. Per loro la chiesa, almeno nel leggere il bollettino ufficiale “Comunicare” del sindaco chi? sembra essere l’ultima cosa, viste le assicurazioni superficiali e di facciata che hanno fornito. Insomma, Alfieri chi? Non si sta accorgendo che sta perdendo guanto e pezza ( dicono a Napoli), per stare dietro alla politica provinciale e intanto sta abbandonando la città, che comunque lo ha eletto anche se in minoranza.

La fortuna ha voluto che si trovasse sullo scranno più alto del Consiglio Comunale, che lui oggi non sta più onorando, perché pensa politicamente a poltrone più comode e non si sta accorgendo che sta perdendo terreno sotto i piedi.

Giancarlo Flavi

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