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Paliano, arrivati al comune i “bruscolini” di Buschini per la Selva. Intanto, continua l'abbandono

Sono arrivati al comune i “bruscolini” dell’assessore regionale all'ambiente Mauro Buschini  per la gestione della Selva. A comunicarlo è il solito selfiemaniaco primo cittadino palianese attraverso una nota inviata solamente ai giornali amici di...

Sono arrivati al comune i “bruscolini” dell’assessore regionale all'ambiente Mauro Buschini per la gestione della Selva. A comunicarlo è il solito selfiemaniaco primo cittadino palianese attraverso una nota inviata solamente ai giornali amici di partito (e non solo).

Nel frattempo, però, ancora non è dato sapere come sarà composta la commissione che dovrà gestirli, ma abbiamo il sentore che questi 60.000 euro servano solo a riempire le tasche dei componenti di questo nuovo organismo comunale. Inoltre, va detto che non è arrivato neanche un impegno ufficiale da parte della Regione per l’acquisto, al terzo incanto, dell’ex Parco Uccelli (senza parcheggio perché già di proprietà Regionale) e di Cascina Paola. Intanto, c’è un via vai di privati che vorrebbero prendere questo boccone, in considerazione delle attività che si potrebbero realizzare nelle strutture già presenti: un ristorante, due bar e una vaccheria molto grande, secondo il business plan approvato con l’istituzione del Monumento Naturale (che, ripetiamo per l'ennesima volta, di naturale non ha proprio nulla perché è stato creato dall’uomo circa 40 anni fa).

Il vento dei giorni scorsi ha fatto cadere altre piante nel parcheggio e meno male che questo avviene quando nel parco non c’è nessuno.

Intanto, dovrebbe essere finita anche la prorogatio del fitto al Tribunale di Frosinone approvata qualche mese fa in consiglio con 42 mila euro "investiti" per 4 mesi di gestione. Poi cosa è accaduto? Al momento del rogido notarile per il fitto il comune si è avvalso della facoltà di pagare il canone al ribasso come prevede la legge in questi casi ed ha sborsato solamente 21.000 euro (la metà). Gli altri 21 mila euro che fine hanno fatto? Forse sono serviti per tenerlo pulito? Quando avremo risposte chiare ve le faremo conoscere, cari lettori.

Intanto, vedendo al di là della strada al signor Nicoli è arrivato lo scoramento e dopo l’ultima festa, che non è che sia andata molto bene, svoltasi anche contro la volontà degli amministratori locali, sembrerebbe essere in procinto di abbandonare tutto, stretto dai vincoli del Monumento Naturale.

A dire il vero già da tempo aveva messo in vendita tutto, perché con la Regione il problema Selva è sempre più intrattabile ed anche il nuovo funzionario regionale incaricato di seguire La Selva, è venuto a "rompere le uova nel paniere" invece di incoraggiare ad investire.

Poi che dire dell’associazione Natura in Campo? Un'iniziativa partita male e finita peggio. Perché il marchio regionale che deve essere una garanzia per i produttori, ma soprattutto per i consumatori è stato assegnato a "cani e porci" e così anche il mercato settimanale dei prodotti locali a km0 ha resistito ben poco, con il disappunto della gente di Paliano.

Insomma, più si va avanti e più aumentano le incertezze sul futuro della Selva. Questa è la politica della nuova sinistra; fare sprechi e non risolvere nulla, tanto paga pantalone. E' facile chidersi cosa servono i due impiegati distaccati alla Selva dalla Regione Lazio. Ad esempio? Qual è il loro compito e/o la loro funzione chiusi all’interno degli ex uffici di Ruffo? La Selva di sprecopoli ne è il classico esempio. Meno male che stanno tagliando i consorzi di bonifica agraria e da 10 li hanno portati a 4, tagliando 35 posti di Consiglieri d’Amministrazione. Costoro si vantano della gestione ordinaria. Beati loro!

Intanto la gente impreca

Giancarlo Flavi

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