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Paliano, Buschini scopre le carte sulla Selva; non c'erano i soldi per acquistarla

Di Giancarlo Flavi In occasione della conferenza stampa per il grande successo di Agralia, la fiera agricola di Sora, a Frosinone vi era anche l’assessore regionale Mauro Buschini (Pd) che  dopo aver parlato di ambiente è stato da noi...

Di Giancarlo Flavi

In occasione della conferenza stampa per il grande successo di Agralia, la fiera agricola di Sora, a Frosinone vi era anche l’assessore regionale Mauro Buschini (Pd) che dopo aver parlato di ambiente è stato da noi avvicinato e ci siamo fatti chiarire alcuni passaggi sulla vicenda dell'ex Parco uccelli della Selva di Paliano.

In particolare gli abbiamo chiesto perché la Regione non è intervenuta per l’acquisto della Selva di Paliano? Si è limitato a rispondere in modo tecnico. “ Non avevamo provviste negli ultimi due anni e quindi non avevamo la possibilità di acquistare”. Questa la risposta lapidaria dell’assessore, che non ha nascosto un certo imbarazzo, perché mai come in questo caso la politica si è tirato indietro ed ha fatto capire che anche il Sindaco di Paliano era al corrente della situazione e per salvarsi la faccia ha scritto la famosa lettera a Zingaretti per farlo intervenire pur sapendo già come sarebbe andata a finire. Così, l’ultimo pezzo il più importante di tutto il complesso della Selva, ossia l’ex Parco Uccelli, è finito ai privati e la pubblica amministrazione se nè lavata le mani ed ha fatto peggio di Ponzio Pilato.

Noi lo avevamo sempre scritto che in Regione non vi fosse il clima giusto per la Selva nonostante gli sforzi che si stavano facendo a livello locale. In due anni sono arrivate le briciole visto che lo stesso Buschini è riuscito ad inviare al comune di Paliano solamente 65.000 euro con i quali non si è pagato neanche il fitto al Tribunale degli ultimi due anni. Prima hanno fatto chiudere la Selva, poi in modo disperato stavano cercando di farla riaprire questi amministratori di sinistra a tutti i livelli e nel momento in cui si doveva far il passo buono si sono tirati indietro. Ma forse è bene così, perché certamente il privato andrà ad investire maggiormente ed è ovvio che lo stesso dovrà crearci un business per rilanciarlo.

Visto che nei dieci giorni successivi all’asta non ci sono stati ricorsi, orao entro 120 giorni il tribunale deve incaricare un tecnico affinché perimetri tutta la zona prima di assegnarla ai nuovi acquirenti, i quali comunque dovranno fare i conti con la Regione Lazio, che gli dovrà assegnare, prontamente, la disponibilità del parcheggio visto che questo è di proprietà regionale.

E’ stata questa una sconfitta della politica di tutta la sinistra in primis comunale e di quella Regionale. Ma quale sinistra? Quella che ha fatto finire i pezzi migliori al privato, nonostante le promesse di un sindaco "arruffone "come il nostro selfiemanico Alfieri chi? Che non ha saputo programmare nulla e adesso deve andare a nascondere la faccia, visto la brutta figura che gli ha fatto fare la Regione Lazio, nonostante le promesse elettorali che si sono rivelate tutto un bluff e nonostante le rassicuarazioni del responsabile dott. Urgo Germanò che era convinto dell’intervento regionale. Adesso entrambe lui è il sindaco dovrebbero farsi da parte o manifestara in modo clamoroso con il "loro" Zingaretti che non ha mantenuto gli impegni. Abbiamo, quindi di fatto, scoperto l'intrigo regionale dall’assessore all’ambiente Mauro Buschini che si è “arreso alle evidenze tecniche”. E' facile chiedersi ma quando lo stesso Buschini era presidente della Commissione Bilancio alla Regione perché non è intervenuto? Nessuno è stato capace come la Polverini ad intervenire. Per mettere fondi a disposizione per l’acquisto del pezzo migliore della Selva che avrebbe prodottoe reddito da subito, la sinistra si è schiantata con la sua logica politica. Vogliamo aprire da subito un dibattito con chi ci legge e ripetiamo quanto ha scritto l’associazione Retuvasa: Vergogna!

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