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Paliano, in piazza Sandro Pertini i piccioni fanno di tutto per mangiarsi le bacche sulle piante

Nessuno sa come si chiamato le due piante che sono state messe in Piazza Sandro Pertini a Paliano. Sta di fatto, che assistere ogni giorno alla “guerra del cibo” dei piccioni, che in inverno fanno a gara per consumare quelle bacche è un

Nessuno sa come si chiamato le due piante che sono state messe in Piazza Sandro Pertini a Paliano. Sta di fatto, che assistere ogni giorno alla “guerra del cibo” dei piccioni, che in inverno fanno a gara per consumare quelle bacche è un

vero spettacolo della natura. Ci sono i piccioni che fanno strane acrobazie per catturare qualche bacca più matura (come si può vedere anche sulle nostre foto).

Questi alberi ed arbusti che fruttificano abbondantemente costituiscono un'irresistibile attrattiva per molti animali selvatici, ma soprattutto per gli uccelli. Frutta, bacche e semi sono alimenti ricchi di zuccheri, vitamine, sali minerali e in qualche caso anche di grassi e sono graditissimi durante l'inverno, come preziosa integrazione alimentare allorché gli altri cibi scarseggiano, ma anche in ogni altro periodo dell'anno saranno sempre molto amati.

Qualcuno afferma che gli uccelli siano molto attratti dai frutti di colore vivace; è però probabile che l'osservazione che ha portato a questa conclusione sia stata fatta durante l'inverno, quando per la scarsità di altri cibi gli animali sono più affamati e mangiano una maggior quantità di bacche rispetto agli altri periodi dell'anno, e d'inverno le bacche rosse sono le più diffuse.

In realtà mangiano con lo stesso appetito bacche di tutti i colori. Ogni cosa in natura ha la sua utilità: se nessun animale mangiasse frutti blu, non ci sarebbe motivo per giustificarne l'esistenza.

La natura non fa mai nulla per caso e le bacche che sfamano gli uccelli hanno al loro interno uno o più semi che passano indenni attraverso l'apparato digerente dei volatili, i quale poi con le feci emettono il seme, anche a notevole distanza dalla pianta da cui avevano strappato i frutti, contribuendo così in maniera determinante a diffondere le varie specie di alberi.

La nuova piantina non nascerà ai piedi della pianta madre, dove avrebbe scarse probabilità di crescere bene e se poi il seme avrà la fortuna di essere lasciato cadere in una zona raggiunta dai raggi diretti del sole, potrebbe avere ancora maggiori probabilità di svilupparsi bene.

Foto di G. Flavi

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