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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Paliano - Serrone, nuova puntata della "guerra" al ribasso di gasolio e benzina

Non è stata dichiarata la “guerra” tra Serrone e Paliano però c'è nei fatti e soprattutto nella vendita dei prodotti derivanti dal Petrolio è già scoppiata da qualche tempo.

Non è stata dichiarata la “guerra” tra Serrone e Paliano però c'è nei fatti e soprattutto nella vendita dei prodotti derivanti dal Petrolio è già scoppiata da qualche tempo.

Orbene, i due distributori di Serrone mantengono il primato sia del prezzo della benzina che del Gasolio più basso di tutto il comprensorio nord. Cominciamo da quello Autostan, posto sulla Statale Prenestina in località la Forma, dove il gasolio costa a litro 1.122 e la benzina 1.362 e il gas 0,569 il tutto servito.

La Total sempre a Serrone, per il gasolio pratica il prezzo di euro 1, 123 e per la benzina super 1.363 servita self service.

A Paliano, invece i prezzi sono un po' più alti: cominciamo con la Esso, il cui distributore è situato in Via Porta Sabauda, gasolio 1.144 benzina 1.389.

Sempre a Paliano l’API, il cui distributore è situato all’ingresso della città da Roma impone invece i seguenti prezzi: Gasolio 1.149 e per la benzina 1.399

Ancora a Paliano alla Erg per il gasolio sta a 1.199 per la benzina 1.417 ovviamente i prezzi sono riferiti tutti a litro e tutti self service.

E’ vero la differenza nel vedere i prezzi è minima, si parla di centesimi di euro, però quando si va a mettere il gasolio o la benzina si nota comunque la differenza se la cifra supera le venti euro. Ovviamente se si fa un pieno allora si vede la differenza e più aumenta la capienza del serbatoio e più è alta..

Adesso che arriverà in Italia anche il petrolio della Siria, dopo essere tolto il blocco, sicuramente il prezzo tornerà ad abbassarsi e quindi non si esclude, come abbiamo potuto vedere a Roma, che molto presto il gasolio lo vedremo intorno all'euro a litro. Quasi come le vecchie duemila lire al litro tornando con la memoria indietro di molti anni nel lontano 2003.

Pertanto, come dicevamo all’ anizio non è una "guerra" vera, ma sta nei fatti e per fortuna questa volta è una "guerra" a fin di bene per le casse di tutti i possessori di autovetture e certamente un bel risparmio per le famiglie.ù

Tutto questo quando L’Asso-consum, associazione per la difesa dei consumatori degli utenti e dei cittadini, componente CNCU, denuncia il costo di gasolio e benzina a prezzi esorbitanti rispetto a tutti i paesi europei eccetto Svezia e Regno Unito. La ragione risiede nello sgravio fiscale: le imposte rappresentano i due terzi del costo alla pompa di un litro di gasolio. In altri termini i cittadini pagano più di tasse che il valore effettivo di gasolio e benzina.

Dai dati forniti dallo studio di Enrico Quintavalle di Confartigianato, è emerso che dal 2008 ad oggi il prezzo medio della nafta è aumentato del 12,6% nonostante il prezzo al netto delle imposte sia del 18,8 per cento inferiore. Il che significa un rincaro del 31,4% esclusivamente attribuibile alle tasse: in 7 anni le accise sono cresciute del 46% e il carico dell’Iva è aumentato del 21,8 per cento.

In base ad un meccanismo del tutto opinabile per ingiustizia secondo cui l’iva viene calcolata anche sulle accise – con il risultato di un pagamento di tasse sulle tasse – risulta che ad oggi le imposte su un litro di nafta toccano gli 84, 31 centesimi ossia il 67, 4% del totale del prezzo per un litro di gasolio alla pompa.

Un meccanismo decisamente a danno dei consumatori che si trovano a pagare una cifra esorbitante esclusivamente a causa del fisco mentre potrebbero pagare ,con le quotazioni attuali del greggio, solo 44 centesimi per un litro di benzina. L’associazione, dunque, chiede un provvedimento che snellisca tale meccanismo e che tuteli il consumatore.

Giancarlo Flavi

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