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Pastena, Assemblea AGTI alle Grotte

L’AGTI, ovvero l’associazione delle grotte turistiche italiane, di cui è socio anche il nostro comune, ha svolto la sua assemblea nella sala conferenze del museo speleologiche delle grotte di Pastena domenica scorsa.

L’AGTI, ovvero l’associazione delle grotte turistiche italiane, di cui è socio anche il nostro comune, ha svolto la sua assemblea nella sala conferenze del museo speleologiche delle grotte di Pastena domenica scorsa.

Gli scopi riguardano la tutela ambientale e la promozione turistica puntando sempre a ottimizzare le risorse del comprensorio e a favorire le iniziative imprenditoriali e le attività commerciali che beneficiano del flusso dei visitatori ma che devono alo stesso tempo migliorare i servixi offerti pre una crescita complessiva del paese.

Nell’accogliere gli ospiti provenienti dalla puglia, dal trentino, dalla Sardegna e dalla Campania ho illustrato le enormi potenzialità delle grotte che possono rappresentare un importante stimolo allo sviluppo economico e culturale del nostro paese.

Possono essere un elemento di visibilità internazionale se affiancate da iniziative efficaci quali ad esempio le ricerche etno-antropologiche che da anni stanno riscuotendo un notevole interesse scientifico e arricchiscono la storia locale e rappresentano le tracce indelebili di un’antica civiltà agro-pastorale.

Non bisogna dimenticare il difficile momento che stanno subendo le guide turistiche delle grotte in quanto sono rimaste senza stipendio da circa venti mesi e i motivi riguardano non tanto gli introiti derivanti dai biglietti pagati dai visitatori che sono rimasti nell’ultimo quinquennio pressoché invariati, quanto dal mutamento della politica della Regione Lazio.

In effetti sin dalla costituzione del consorzio teso alla conservazione e valorizzazione del sito speleologico la Regione non ha mai fatto mancare il suo contributo in denaro che ha consentito investimenti di ammodernamento della sede e il normale pagamento del personale dipendente.

Dal 2011 , in seguito alla volontà di sopprimere il consorzio e di ridurre la spesa pubblica, i contributi non sono più arrivati costringendo i lavoratori a un travagliato periodo di attesa e di ricerca di possibili soluzioni del problema.

Abbiamo illustrato come attorno alla bellezza delle grotte ci siano altri punti di attrazione e di rilancio del territorio quali il museo della civiltà contadina e quello speleologico ancora chiuso per una inconcludente politica amministrativa che spesso ha aggredito il territorio, devastandone la bellezza e portando a conclusione opere inservibili e deludenti che hanno rappresentato un banchetto succulento per i soliti comitati di affari.

Siamo in un momento delicato, di discussione e di trattativa con il parco dei monti Ausoni che dovrebbe assolvere alle funzioni inerenti la tutela e la valorizzazione delle grotte, abbiamo inoltre come interlocutore la Regione Lazio che non può procedere a politiche devastanti che fanno pagare ai lavoratori gli errori e gli abusi del malgoverno cui abbiamo assistito negli anni passati. Il commissario Bruno Marucci sta seguendo passo, passo questo difficile percorso mentre il direttore del parco prof Crescenzo Fiore nutre buone speranze di offrire alle grotte di Pastena nuove opportunità di progresso e di crescita sociale.

L’assemblea è stata coordinata dal presidente dell’AGTI Francescantonio D’Orilia si è conclusa con la visita alle grotte di Pastena.

dott. Arturo Gnesi

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