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Pastena, Il consigliere di minoranza che va contromano

Mentre il nostro paese tenta di uscire dalla stagione dei misteri e del malgoverno  c’è qualcuno che ancora  rincorre vecchi dogmi e ripropone malinconicamente antiquati pregiudizi, il consigliere di minoranza va contromano.

Mentre il nostro paese tenta di uscire dalla stagione dei misteri e del malgoverno c’è qualcuno che ancora rincorre vecchi dogmi e ripropone malinconicamente antiquati pregiudizi, il consigliere di minoranza va contromano.

Mentre martedì 22 marzo una nostra delegazione parteciperà alla riunione con l’assessore all’Ambiente per pianificare una strategia per la bonifica e il risanamento del territorio c’è una nota di un consigliere di minoranza che nel proporre un’interrogazione urgente al consiglio comunale afferma “… sembrerebbe che Pastena sia stato inserita nel SIN della valle del fiume Sacco …”

In realtà un terreno , utilizzato dai cantieri della TAV durante la costruzione della linea ferroviaria Roma-Napoli, è risultato contaminato da metalli pesanti tanto da vietare, a norma di legge, la coltivazione e il pascolo.

Dati certi e scientificamente documentati che hanno consentito l’inserimento dell’area nel SIN Valle del Sacco come risulta dai verbali resi pubblici e presenti sul sito istituzionale del Ministero dell’Ambiente.

Quindi non si tratta di barzellette ma di cose serie sulle quali la minoranza avrebbe dovuto riflettere con più responsabilità e agire con maggiore coerenza per salvaguardare l’integrità dell’ambiente e la salute dei cittadini.

Invece è rimasta immobile ed indifferente dinanzi ai nostri tentativi di accertare, anche nel sottosuolo, la presenza o meno di sostanze tossiche e pericolose come farebbero supporre le testimonianze ascoltate e come sottoscritto nelle denunce presentate per il fondato sospetto che abbiano potuto interrare fusti contenenti sostanze nocive.

Negli anni abbiamo anche segnalato l’insorgenza di alcune patologie tumorali d’organo e del sistema emolinfopoietico chiedendo agli uffici dell’Asl di accertare, verificare e studiare questi dati.

Di certo si procede con estrema lentezza forse a causa di elementi probatori deboli ma la tenacia e l’insistenza messe in campo per giungere all’accertamento della verità vengono giudicate in modo equivoco e il giudizio del consigliere è chiaro “ … atteso che quanto sopra risulta lesivo all’immagine del paese ….” ed è quasi un invito a mollare.

Per giungere alla definizione reale del problema occorre scavare, sia sul terreno con indagini di caratterizzazione stratigrafica del sottosuolo e sia sulla coltre del silenzio che ha avvolto questa storia raccapricciante dominata dal denaro , da negligenze e complicità .

Nel prossimo consiglio comunale forniremo ancora una volta le dovute informazioni ai cittadini e colmeremo le lacune informative del consigliere di minoranza tentando di far capire che questi proclami velleitari con l’alibi di tutelare “l’immagine del paese” in realtà potrebbero essere utili a garantire l’impunità di sodalizi illeciti.

il sindaco dott. Arturo Gnesi

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