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Pastena, in piazza il racconto delle antiche civiltà locali

L’ incontro in piazza porta Roma con gli studenti dell'Università di Tor Vergata e dell' università inglese di Durham a conclusione degli scavi e delle ricerche archeologiche eseguite all'interno delle Grotte di Pastena deve servire a rafforzare...

L’ incontro in piazza porta Roma con gli studenti dell'Università di Tor Vergata e dell' università inglese di Durham a conclusione degli scavi e delle ricerche archeologiche eseguite all'interno delle Grotte di Pastena deve servire a rafforzare il legame con le radici del nostro popolo e a dare un segnale di accoglienza e di amicizia ai giovani che hanno dedicato gran parte delle vacanze estive allo studio e alla ricerca.

Testimonianze, curiosità e oggetti della storia antica del nostro territorio saranno illustrate dal prof. Mario Rolfo docente all’università romana di Tor Vergata che per quattro anni consecutivi si è dedicato alle indagini scientifiche realizzate con meticolosità e cura in una nicchia laterale posta sul lato sinistro dell’ingresso della grotte.

Un lavoro certosino, scrupoloso svolto con attenzione per preservare i reperti che venivano alla luce dopo secoli trascorsi sepolti dagli strati di terriccio e materiale roccioso.

Gli studenti hanno subito una trasformazione insolita delle loro abitudini quotidiane per l’assenza totale all’interno della grotta del segnale telefonico e quindi per intere giornate hanno assistito ad una sorta di ritorno al passato dove l’uomo si ritrova con se stesso e con i suoi pensieri , concentrato sul lavoro e distaccato dagli eventi mondani e mondiali che i social network spediscono incessantemente sulla rete.

In tal modo le piccole scoperte, i tasselli di antiche civiltà che si sono avvicendate nella storia del nostro paese assumono un fascino diverso e un valore nuovo che solo la prospettiva culturale e antropologica possono dare.

Mostrare i resti di vasi di argilla, di monili di bronzo, di semi tostati, conservare i frammenti ossei, prelevare la cenere da un antico focolare usato per misconosciuti riti propiziatori e sacrificali o forse per normali attività domestiche dà grandi emozioni a questi studenti che spendono il loro tempo alla ricerca di antiche testimonianze di insediamenti umani.

I risultati di questi ricerche oltre che navigare in rete saranno mostrati ed illustrati in convegni internazionali che daranno ulteriore prestigio alle nostre Grotte apprezzate sinora per la loro insita bellezza naturalistica e faranno onore a Pastena e all’intero comprensorio ciociaro.

Ci vorrà ancora qualche anno ma di certo i reperti saranno conservati nel museo speleologico allestito nei pressi delle grotte e con un uso intelligente e razionale delle risorse umane ed economiche si potrà puntare ad aumentare la presenza dei turisti e soprattutto ad offrire alle scolaresche appunti di conoscenza scientifica e percorsi storici di elevato interesse culturale.

Arturo Gnesi

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