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Pastena, La città ricorda le vittime civile e le barbarie della guerra a Pietra la Spina

Il 25 aprile in località Pietra la Spina ci sarà la manifestazione organizzata dal comune per  ricordare le vittime civili e le barbarie subite dalle donne durante la seconda guerra mondiale.

Il 25 aprile in località Pietra la Spina ci sarà la manifestazione organizzata dal comune per ricordare le vittime civili e le barbarie subite dalle donne durante la seconda guerra mondiale.

Il ricordo degli anni dell’occupazione tedesca, dell’attesa della libertà e dell’amaro risveglio provocato dalle scorribande delle truppe alleate ancora agitano i pensieri dei nostri anziani.

I racconti talvolta si interrompono per l’emozione o perché alcuni cominciano ad avere una memoria labile colpa dell’età e delle malattie che si moltiplicano con il tempo.

Dopo la liberazione sostenuta dalle truppe partigiane e dalla rivolta del popolo italiano l’Italia visse una delle più belle pagine della sua storia moderna scrivendo con una sensibilità inusuale e una sorprendente apertura culturale la costituzione repubblicana ancora oggi valida e vitale.

A Pastena, il 25 aprile, apriamo lo sguardo su queste storie del recente passato, ricordando anche l’eccidio di Pietra la Spina nel quale quattro componenti di una famiglia furono uccisi mentre stavano seduti attorno al tavolo a consumare la cena.

Una rappresaglia delle truppe alleate che durante le fasi di combattimento con i soldati tedeschi, ritennero questa famiglia responsabile di aver fornito loro informazioni sbagliate sull’effettiva presenza delle truppe nemiche localizzate tra le insenature e le vallate della montagna.

Un’esecuzione spietata che inondò di sangue il pavimento della cucina e che lasciò l’amaro in bocca all’intera comunità che dovette subire nei giorni successivi le aggressioni e gli stupri della soldatesca agli ordini del generale francese Alphonse Juin.

Con profonda partecipazione ricordiamo quegli eventi, la guerra che sconvolse la vita di una piccola comunità , i giovani che non ritornarono più ad abbracciare i loro cari, i lunghi anni di prigionia in terra lontane, la povertà assoluta di tante famiglie e la testimonianza di coloro che subirono l’onta della violenza carnale.

Un evento che non crea barriere ma stimola al dialogo e al rispetto della storica, una manifestazione che consacra un luogo a memoria del popolo di Pastena e lancia un messaggio di pace e di solidarietà alle nuove generazioni .

Una giornata che serve ad unire il passato del nostro paese alla vita quotidiana, rinsaldando il legame con le sofferenze e il dolore della nostra gente, soprattutto deve essere di aiuto e di monito per costruire un futuro dove democrazia, uguaglianza, libertà e rispetto del prossimo abbiamo pieno diritto di cittadinanza.

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